BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Pietro Redaelli, la promessa della Nazionale

Il campioncino di Oreno cresciuto nella squadra di Bernareggio è stato convocato al raduno degli Azzurri Under 15 a Novarello

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di Barbara Calderola

Dal vivaio di Bernareggio alla Nazionale di Basket Under 15. Pietro Redaelli è il campioncino di Oreno convocato al raduno di fine anno a Novarello.

Ai talent-scout di coach Alessandro Nocera – che è anche assistente allenatore della spagnola Saski Baskonia – non è sfuggita la guardia della B99, tutto genio e regolatezza.

Quando ha saputo che avrebbe indossato la maglia azzurra, la giovane promessa ha fatto un gran sorriso "ma niente di più - racconta papà Martino - è questo il suo stile".

Come tutti i genitori dei ragazzi che fanno sport è artefice di metà del successo del figlio.

"Le famiglie fanno i salti mortali per accompagnarli e prenderli agli allenamenti e nel week-end c’è il campionato".

Classe 2008, Pietro ha sfrecciato per la prima volta sul parquet quando andava ancora all’asilo. È sempre stato un "sotto età", ha giocato cioè con compagni più grandi, solo quest’anno è in squadra con i coetanei.

In panchina, Alessandra Zucchi, e per lei è una soddisfazione, l’allievo è primo in tutte le classifiche del girone: marcatori, tiri da 2 punti, tiri da 3 e tiri liberi. Fedele alla maglia di casa sin dal debutto, ora per lui il 27, 28 e 29 dicembre si aprono le porte del Centro sportivo federale piemontese.

Il tempio dove sbocciano i giovani talenti italiani del canestro. Per il gruppo, 20 atleti in arrivo da tutto il Paese, due sessioni di lavoro al giorno.

Pietro porta con sé tutto l’orgoglio della società brianzola di patron Massimo Bardotti che grazie alla sua presenza viene promossa al rango delle grandi che hanno fornito il resto del parterre: Olimpia Milano, Fortitudo e Virtus Bologna, Reyer Venezia, Stella Azzurra Roma, Cantù, Aquila Trento.

Ma anche le piccole di provincia hanno molto da insegnare, a partire dalla tenacia: nel 2021 il team di Pietro si è qualificato per le finali nazionali – migliori 16 d’Italia – a Gorizia.

La società ha permesso al tiratore scelto di farsi le ossa in importanti tornei dove è andato in prestito, a Milano, Cantù, Siena. Quest’anno avrebbe dovuto andare a rimpinguare le fila dei famosi comaschi che hanno regalato tante star al basket, "ma gli impegni scolastici e la fiducia nel suo B99 - spiega papà - l’hanno spinto a restare".

E adesso arriva il sogno azzurro, "un mito al quale nessuno sportivo può resistere".

Neppure l’umile Redaelli.