
Filippo Ferri
Monza, 30 maggio 2025 – Non si placano le polemiche intorno alla nomina, a questore di Monza, di Filippo Ferri, il dirigente in arrivo dal compartimento Polfer Lombardia, che subentrerà dal primo giugno a Salvatore Barilaro. Pesa la condanna definitiva del 2012 – per tre anni e otto mesi, con cinque anni di interdizione dai pubblici uffici (parzialmente coperta da indulto) – per falso e calunnia in relazione ai fatti avvenuti nella scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001, quando era a capo della Squadra Mobile di La Spezia e aggregato alla gestione dell’ordine pubblico nel capoluogo ligure.
Il ministro Piantedosi
A difendere la scelta oggi è stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un punto stampa a Madrid al termine della bilaterale avuta in mattinata con l'omologo spagnolo Fernando Grande Marlaska. "Mi è stato chiesto da alcuni" di ritirare la nomina annunciata di Filippo Ferri a questore di Monza. "Ma molti di più mi hanno chiesto invece di tenere conto delle valutazioni di stima e di considerazione nei suoi confronti. Si tratta di un funzionario che ha scontato a suo tempo episodi e situazioni che gli furono in qualche modo attribuite. Credo ci sia stata addirittura una riabilitazione giudiziaria. È un funzionario dello Stato che svolge comunque le mansioni che sono affidate alla qualifica che ricopre. Credo che farà molto bene a Monza, come molti prefigurano. Quindi non vedo perché dovremmo rivedere questa decisione".
Cgil: “Nomina inopportuna”
Sempre oggi, però, i sindacati rincarano la dose. In un comunicato congiunto, Cgil Monza Brianza e Funzione Pubblica Cgil Monza Brianza hanno dichiarato: “La nomina di Filippo Ferri a nuovo Questore di Monza riteniamo sia una scelta inopportuna. Il Questore è l’autorità territoriale di pubblica sicurezza e, in quanto tale, ha la responsabilità della direzione e del coordinamento dei servizi di ordine e sicurezza e delle altre attività che fanno capo alla Questura. Un ruolo che deve essere caratterizzato da riconosciuta e indubbia credibilità istituzionale. La condanna definitiva di Ferri, per alcuni dei fatti più gravi accaduti a Genova nel 2001, rischia di condizionare la fiducia nelle attività che la Questura svolge quotidianamente sul territorio. Condividiamo lo sconcerto e la forte preoccupazione espressi da cittadini, figure istituzionali, forze politiche e associazioni di fronte a una scelta che solleva legittime domande e perplessità”.