Piano sul Parco Adda Nord "Sarà più verde e turistico"

A giorni il documento che lo regolamenterà per i prossimi 10 anni: 37 i Comuni consorziati sparsi fra le province di Milano, Lecco e Brianza

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di Barbara Calderola

Turismo sostenibile, mobilità dolce, cultura.

Il Parco dei prossimi 10 anni sarà sempre sempre più a portata di mano e sembra un paradosso ma non lo è, sempre più green. Conclusi i passaggi tecnici, superata la prova della valutazione ambientale strategica, il nuovo piano regolatore del polmone verde è pronto per essere sottoposto al giudizio dei comuni per l’adozione, entro febbraio. Il documento traccia la rotta da tenere nel lungo periodo e disegna il futuro dopo l’impasse che aveva bloccato i tentativi del passato di raggiungere l’obiettivo.

Il vecchio piano infatti è stato prorogato da tempo immemorabile. Il testo iniziale di quello nuovo, in cammino, è stato arricchito con il contributo arrivato da associazioni o privati che hanno presentato 34 richieste, da Ats a BrianzAcque, a Sovrintendenza ai Beni Ambientali, Wwf e Legambiente, Coldiretti, Confagricoltura.

Alcune recepite, altre no: stralcio o inserimento nel perimetro, riclassificazione di aree, attenuazione o ampliamento di vincoli e divieti. Le osservazioni vere e proprie arriveranno dopo l’adozione, durante i 60 giorni canonici di pubblicazione sul Burl, il bollettino ufficiale della Regione. L’iter per il Piano territoriale di coordinamento (Ptcp) era stato intrapreso di nuovo dal direttivo guidato da Francesca Rota sin dai primi giorni dell’insediamento, tre anni fa. Nei cassetti c’era ormai uno strumento non più al passo con i tempi e con le nuove esigenze del territorio. I lavori si erano aperti con la consultazione dei 37 Comuni consorziati sparsi su tre province: Milano, Lecco e Brianza.

Nel giugno 2020 l’avvio della procedura di Vas e la prima conferenza; la seconda, dopo un lungo periodo di pubblicazione sul sito del Parco, a dicembre.

Fiori all’occhiello del documento, progetti per avvicinare o unire le sponde opposte del fiume, e politiche per incentivare attività culturali e la consacrazione turistica.

La normativa prevede anche monitoraggi su consumo di suolo, tutela del patrimonio ambientale ed ecologico, produzione di rifiuti e percentuale di raccolta differenziata. E ora per i giovani c’è la possibilità di vedere come funzionano le cose direttamente da dentro, il polmone verde ha appena chiuso il bando per il servizio civile universale: due posti a disposizione, i prescelti collaboreranno a tutte le iniziative e offriranno supporto durante le aperture del Muva (Museo della Valle dell’Adda) a Villa Gina, a Trezzo.