Piano anti-alluvione per il rio Molgorana

La Regione nell’operazione investe 100mila euro per sgomberare il corso d’acqua dai detriti e rafforzare le sponde

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di Barbara Calderola

Il piano anti-alluvione passa dalla pulizia dei torrenti, manutenzione essenziale per evitare drammi come quello di via Casati ad Arcore sommersa dal fango. Usmate non vuole correre rischi, per questo ha chiesto aiuto alla Regione, che finanzia l’operazione sicurezza con 100mila euro. Soldi necessari a sgomberare il Rio Molgorana dai detriti e a mettere le sponde al riparo dall’erosione. Bisogna rafforzarle. E se in tempi di siccità parlare di esondazioni può sembrare un azzardo, "in realtà non lo è affatto", spiegano in Comune. Le follie del meteo fanno temere un’imminente stagione delle piogge e non ci si vuole far trovare impreparati. Da qui, l’intervento sul fiumiciattolo, uno degli alvei sotto osservazione del reticolo minore sul quale i comuni sono al lavoro per evitare di ritrovarsi a fare i conti con i drammi del passato. E’ lotta all’incuria, per un mese dal letto del rio, Brianzacque (che ha già realizzato il Parco Acquatico in via Monte Bianco) strapperà tronchi, rami e sterpaglie che fanno da tappo favorendo la piena. "Con questi progetti, frutto di uno studio mirato e puntuale proteggiamo e restituiamo valore ad ambiente, natura e territorio. La manutenzione rientra nell’impegno dell’azienda per mitigare gli effetti del cambiamento climatico", spiega la società.

"Anche noi abbiamo investito 10mila euro per tenere in ordine il corso d’acqua – ricorda la sindaca Lisa Mandelli – soldi che si aggiungono alle importanti risorse messe a disposizione dal nostro gestore del ciclo idrico". Si va da Usmate e Casatenovo. I due comuni sono già seduti al tavolo con Arcore per discutere di nuove vasche di laminazione. Il sindaco Maurizio Bono ha chiesto anche a Lesmo e Camparada di fare parte del gruppo, ha così ricostruito la dorsale che quando piove a dirotto convoglia un mare di fango in città.