
La raccolta firme
Monza, 5 aprile 2016 - Anche ex sindaci hanno firmato la scorsa settimana ai banchetti contro i 13 chioschi da collocare nel centro storico, dalla stazione ai Boschetti.
Le adesioni sono arrivate finora a 2.142 in totale per la petizione preparata dal coordinamento di 29 diverse associazioni culturali e comitati cittadini che si sono uniti da mesi per fermare il progetto "Le Rive del Lambro" presentato in municipio dalla società Saum dell’ex assessore di centrosinistra Vincenzo Ascrizzi e approvato dal Comune che intende inserire lungo l’itinerario turistico principale della città 13 nuovi punti commerciali e di informazioni turistiche di dimensione variabile da 20 a 70 metri quadrati ciascuno.
Se la raccolta firme era partita già prima di Natale coinvolgendo soprattutto i commercianti del centro città oppure era rimasta interna ai soci e simpatizzanti delle singole associazioni e comitati, è con la primavera che il coordinamento si è organizzato per fare una campagna pubblica contro il progetto dei chioschi.
A partire dalla presentazione in piazza della petizione che, una volta che avrà raggiunto un numero molto significativo di adesioni, sarà presentata al sindaco con la richiesta di ritirare il progetto di collocare i 13 chioschi in centro.
E con l'inizio di aprile sono stati fatti i primi due banchetti di raccolta firme, nelle scorse mattine di mercato del giovedì e del sabato in centro, con i volontari delle associazioni presenti in piazza San Paolo. E nella sola mattina di giovedì le firme raccolte sono state 235, mentre nella mattina di sabato sono state 341 le adesioni ricevute, che portano con le firme già raccolte nei mesi scorsi a 2.142 il conteggio provvisorio.
Tra quanti sono andati a firmare ai banchetti contro i chioschi ci sono anche alcuni ex sindaci: Piefranco Bertazzini, Gianmario Gatti, Rosella Panzeri e anche la moglie dell’ex primo cittadino Michele Faglia, e poi personalità di Monza come Franco Gaiani presidente della Fondazione del Museo del Duomo.
È inoltre possibile partecipare alla petizione da questa settimana anche firmando elettronicamente sul sito del Comitato per il Parco.
«E ancora - spiega Ettore Radice, portavoce del coordinamento di associazioni e comitati - faremo altri banchetti di raccolta firme durante il mese di aprile, anche in altri orari come il sabato pomeriggio per intercettare più persone, mentre andranno avanti anche le nostre altre iniziative, a cominciare dall’attesa della risposta dalla Soprintendenza alla nostra segnalazione sull’impatto negativo per il paesaggio del centro storico che questi chioschi avrebbero».