Pensione minima: "Qui gli anziani tirano la cinghia"

L’allarme del sindacato: "Due su tre fanno sacrifici. E spesso sono costretti a rinunciare a curarsi".

Pensione minima: "Qui gli anziani tirano la cinghia"

Anna Bonanomi segretario generale del sindacato dei pensionati Spi Cgil della provincia di Monza

"Il pensionato medio di Monza e Brianza sta tutto sommato bene. Avendo lavorato tanti anni ha anche una pensione probabilmente superiore a quella che troviamo altrove. Non è tuttavia il paradiso: anche nella ricca Brianza ci sono tante persone con la pensione minima: in molti casi significa rinunciare anche alle cure e trascurare la propria salute". Anna Bonanomi, segretario generale dello Spi Cgil, tocca con mano la situazione ogni giorno. "Il rischio – avverte – è di fidarsi dei dati senza interpretarli. L’Inps fornisce un dato medio, che per la provincia di Monza e Brianza è abbastanza favorevole. In quella media, però, c’è di tutto. I dati disaggregati noi li abbiamo e ci dicono che ci sono tanti pensionati in difficoltà perché hanno la pensione minima. In particolare il problema è vissuto soprattutto dalle donne. E se al tema della pensione e del soldo aggiungiamo anche gli altri problemi, non emerge un quadro rassicurante: tra solitudine, rete familiare, sanità, vediamo che il pensionato spesso fa fatica". Dalla pensione minima fino ai 20mila euro lordi, ci sono tre fasce di pensionati. Per lo Spi Cgil significa il 63 per cento degli iscritti. Ovvero quasi 2 su 3. "Questo – spiega Bonanomi – significa che per molti la spesa si fa con il bilancino. Non per motivi di dieta, ma di portafoglio. Si fanno rinunce. Chi deve pagare anche l’affitto è davvero in difficoltà, anche se rispetto alla città va un pochino meglio nei piccoli Comuni, dove forse c’è un po’ più di solidarietà e dove gli anziani cercano di arrangiarsi curando l’orto personale per risparmiare. C’è chi decide di rinunciare alle cure perché non ha soldi, è davvero gravissimo: siamo di fronte a una emergenza sociale. Gli anziani si sentono spesso abbandonati, non riescono a prendere un appuntamento con il medico, non possono permettersi visite private e nemmeno tempi lunghissimi. Non è colpa loro se si trovano in un momento della vita che richiede maggiori cure. La sanità è importante: il sistema deva prendersi carico di queste persone e farle vivere dignitosamente".

L’anziano, anche quello in affitto che fatica a tirare avanti, però di solito non brontola. Sono i pensionati a farsi spesso carico della famiglia, facendo ulteriori sacrifici, per il benessere di figli e nipoti. Danno fondo ai pochi risparmi rimasti affinché siano gli altri a vivere una vita serena. "L’Istat – conclude Bonanomi – dice che le entrate tributarie sono pagate da 14,5 milioni di pensionati su un totale di 42 milioni di persone. Ricordiamoci che in Brianza abbiamo 203mila over 65 su una popolazione di 871mila abitanti. Sono una risorsa, non un peso: dedichiamo dunque tutte le attenzioni che meritano".

G.Gal.