Pendolari, cresce la preoccupazione "Da un mese senza notizie sul tram"

La chiusura della linea entra anche fra i temi della campagna elettorale. Lunedì un presidio

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I giorni passano e i pendolari iniziano a temere che non ci siano più margini per salvare il tram Limbiate-Milano. "Aspettiamo da un mese risposte al nostro appello", spiegano Mauro Anzani, dell’Associazione utenti trasporto pubblico, e Michele Reggiani, della pagina Salviamo il tram della Comasina.

"L’ultima riunione (tavolo tecnico) di cui abbiamo notizia è del 10 agosto scorso. A seguito di quella riunione, il 18 agosto, abbiamo scritto un nostro comunicato avanzando alcune richieste e proponendo alcune possibili soluzioni", spiega la nuova nota dei due comitati di pendolari. "Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Avevamo chiesto di vedere la relazione tecnica di Atm, ma non ci è stata data. Abbiamo scoperto che già si sta organizzando il servizio autobus per ottobre. Chiediamo cosa si stia facendo per evitare la chiusura della linea, che causerebbe grossi disagi all’utenza".

La richiesta è rivolta in maniera specifica a Regione Lombardia e Comune di Milano. Un tema che entgra anche nella battaglia elettorale, con la Lega che ha organizzato un presidio di protesta lunedì al capolinea Comasina a partire dalle 18. Promotori dell’iniziativa il consigliere regionale Andrea Monti, vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone, e Francesco Rienzo, consigliere comunale di Paderno Dugnano. La possibile soluzione temporanea per scongiurare la soppressione della linea del tram, come già indicato anche dalle associazioni di pendolari, è quella di mantenere il servizio su binari fino a Varedo ed intervenire con la manutenzione straordinaria solo sulla tratta maggiormente ammalorata ovvero quella da Varedo fino a Limbiate Ospedale. In questo modo l’investimento sarebbe inferiore ai 7 mlioni di euro paventati. Lo sostiene anche Paola Romeo, consigliera regionale di Forza Italia, residente a Limbiate e con lei l’assessore regionale di Forza Italia Fabrizio Sala, candidato alla Camera, che ha aderito all’appello per l’istituzione di un tavolo tecnico prima della scadenza elettorale del 25 settembre.

Gabriele Bassani