
Paura sui bus, autisti sotto assedio. Ma adesso arrivano le protezioni
Qualche giorno fa è toccato a un’autista donna, presa di mira, insultata, minacciata da una passeggera a cui aveva semplicemente chiesto di mettere la museruola al suo cane.
Qualche giorno prima, un altro giovane, che di cani ne aveva due e di grosse dimensioni, li aveva fatti addirittura “accomodare” sui sedili, senza museruola, e alle rimostranze dell’autista aveva replicato con insulti e minacce, fino a prendersela anche con gli altri passeggeri inviperiti perché il suo comportamento aveva costretto il mezzo a interrompere la corsa.
E poi ci sono autisti aggrediti anche fisicamente, protetti solo dalle paratie e dalle cabine, che però non sono presenti su tutti i veicoli (l’ultimo un passeggero che aveva provato a bastonare un autista per un ritardo). Una situazione intollerabile e pericolosa. Ma chi la dura la vince. Di aggressioni sugli autobus è stato vittima e testimone. E, dopo aver portato la sua protesta ovunque, le sue richieste, raccolte dal senatore della Lega Manfredi Potenti, sembrano essere finalmente arrivate al risultato sperato. È stata finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale (datato quasi due mesi fa, 17 aprile 2024) che disciplina le regole per l’installazione delle paratie di sicurezza sugli autobus a tutela della sicurezza e incolumità degli autisti, proteggendoli dalle aggressioni, sempre più numerose ai danni dei professionisti al volante dei pullman pubblici. Parte da Monza la conquista appena ottenuta per chi viaggia o lavora sui pullman brianzoli, da Salvatore Russo, autista di lungo corso, ex consigliere comunale a Monza, membro del direttivo della Lega cittadina.
Il decreto in questione – che riguarda sia gli autobus già circolanti sia, ovviamente, quelli di nuova immatricolazione – fissa le modalità di installazione, le procedure e i requisiti tecnici degli apparati, stabilendo l’obbligo di equipaggiare con le paratie tutti i mezzi destinati al trasporto pubblico di linea. E c’è una data: l’installazione delle paratie deve avvenire entro il 1° gennaio 2026. Il provvedimento ha stabilito anche che entro quella data i bus pubblici montino un dispositivo che permetta la geolocalizzazione del mezzo e la chiamata di emergenza alle polizia.
Ci sono, però, alcune criticità, sollevate dall’Anav con una lettera spedita al Ministero dei Trasporti: l’obbligo di installazione sui veicoli già in servizio, infatti, comporta difficoltà logistiche, oltre che esborsi economici, peraltro rivolti anche a mezzi vicini al pensionamento. Per questa ragione, l’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori ha chiesto urgentemente un incontro al Ministero per sciogliere i dubbi, come riportano i siti di categoria (vedi certifico.com).