BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Patto in difesa dal cemento: "Serve la barriera verde"

Strategia di tutela: gli ambientalisti e le associazioni convocano i Comuni "Nulla tornerà come prima e l’autostrada distruggerà gli ecosistemi".

Il cantiere per realizzare la Pedemontana inciderà pesantemente sul territorio

Il cantiere per realizzare la Pedemontana inciderà pesantemente sul territorio

Gli ambientalisti chiamano, i Comuni rispondono. Giovedì sera, Arcore ospiterà il vertice fra amministrazioni e associazioni per costruire la “barriera verde“ che proteggerà la Brianza da Pedemontana. Si punta a un intervento complessivo di tutela. "L’autostrada - spiegano i gruppi - avanza nelle tratte B2 e C (mentre la D è ancora da progettare e finanziare): il primo obiettivo è ora ridisegnare il territorio muovendosi lungo diverse direttrici nella consapevolezza che nulla tornerà come prima e che la realizzazione dell’infrastruttura distruggerà ambienti ed ecosistemi. Stiamo monitorando con precisione la bonifica da diossina informando costantemente la cittadinanza. Siamo attenti ai progetti di compensazione ambientale, invitiamo la politica a operare per garantire un adeguamento della loro copertura economica alle nuove condizioni".

Gli attivisti chiedono alle istituzioni "un uso coerente e condiviso dei fondi nella progettazione degli interventi di mitigazione, evitando destinazioni improprie che li snaturino come purtroppo avvenuto in alcuni casi sulle tratte A e B1". Si vuole innovare e rafforzare la necessità di costruire ambiente con nuovi progetti sovracomunali, "come la barriera verde, che interesserà Arcore, Camparada, Lesmo e Usmate Velate".

Si sta lavorando "per concretizzare l’idea di una dorsale fatta di parchi, lungo tutto il percorso dell’autostrada, definendo i passaggi necessari per la realizzazione a partire dal parco fluviale e territoriale del Seveso (che la Giunta ha respinto per ora)". Dopodomani nella Sala del giardino d’inverno in Villa Borromeo si attendono i sindaci coinvolti nel progetto di tutela, i rappresentanti dei parchi, i primi cittadini delle tratte B2 e C, le forze politiche rappresentate in Regione che si stanno occupando del fondo integrativo per le compensazioni ambientali e "della revisione dei criteri di assegnazione delle indennità di deforestazione. Sottolineiamo l’utilità di operare con una visione sovracomunale, non solo perché piani locali e progetti si concretizzano in interventi di sistema che travalichino i confini del singolo centro, ma anche perché si presenta l’occasione per ridisegnare tutti insieme il territorio sui cui l’infrastruttura avrà un impatto devastante".

Appuntamento alle 21.