
Nel contratto anche il restauro dei due caselli di viale Cesare Battisti e delle portinerie di Vedano e Biassono
La Villa Reale e il Parco si preparano a una nuova stagione di trasformazioni. I sopralluoghi in corso in questi giorni segnano l’inizio concreto di una serie di cantieri destinati a cambiare il volto del complesso monumentale monzese. L’azienda vincitrice del bando indetto da Aria – la società regionale incaricata di gestire gli appalti – si occuperà di una partita importante: il restauro della Cappella di Corte, la riqualificazione dei due caselli di viale Cesare Battisti, il recupero delle portinerie di Vedano e Biassono (destinate a diventare info point) e la sistemazione dei muri di cinta che abbracciano i Giardini Reali. Il contratto sarà firmato entro fine settembre, preludio all’apertura di cantieri che resteranno attivi per diversi anni. Il cantiere principale riguarda proprio la Cappella di Corte, opera di Giuseppe Piermarini con apparati decorativi di Giocondo Albertolli: un gioiello neoclassico ormai inutilizzato da circa trent’anni. Per il suo restauro, dal valore di quasi due milioni di euro, la scadenza fissata è maggio 2027.
L’edificio è stato completamente svuotato durante l’estate. Opere d’arte e suppellettili sono state trasferite nei depositi per essere preservate. Tra i pezzi più significativi, il dipinto dell’Immacolata del Legnanino, una crocefissione di Filippo Abbiati, una salita al Calvario di autore ignoto e una scenografica natività in marmi policromi di Aldo Buttini. In attesa di un nuovo splendore anche l’organo Sarassi, che sarà oggetto di un restauro specialistico. Persino paramenti liturgici di eccezionale valore – come un paliotto ricamato da Maria Adelaide di Savoia e un tappeto opera dei figli di Ferdinando d’Asburgo e Beatrice d’Este – sono stati messi al sicuro. Accanto alla Cappella, si aprono altri cantieri significativi. Le portinerie di Biassono e Vedano – con un budget di 637mila euro – saranno presto nuovi punti di accoglienza per turisti e visitatori.
Il restauro del muro di cinta, invece, richiederà 965mila euro: un intervento cruciale per salvaguardare non solo l’estetica, ma anche la sicurezza e la fruibilità del complesso. Il Masterplan della Villa Reale e del Parco di Monza, finanziato con 55 milioni di euro da Regione Lombardia a partire da maggio 2023, rappresenta la cornice strategica di queste opere. La Fase 1 ha già visto la spesa di 11,4 milioni su 23,6 previsti, concentrati sulla messa in sicurezza degli immobili e del patrimonio arboreo. Tra i lavori già completati spiccano il restauro di Porta Monza, dell’Antro di Polifemo, del laghetto dei Giardini Reali e del tempietto neoclassico, oltre alla conservazione degli alberi monumentali. La Fase 2, con un budget di 16,7 milioni già validato, punterà a rilanciare il complesso, mentre un ulteriore pacchetto da 15,6 milioni è in attesa di definizione. Intanto, altri interventi sono già stati appaltati: dalla manutenzione dei boschi alla bonifica dell’amianto e al rifacimento delle coperture di Cascina Frutteto, dei Mulini San Giorgio e della Casalta Nuova. In fase di progettazione figurano la sistemazione dei cancelli, il restyling dei viali interni e il recupero della Cavallerizza. Dei lavori in capo ad Aria, del valore di oltre 15 milioni, figura già conclusa la messa in sicurezza dell’ala nord della Villa Reale.