FABIO LUONGO
Cronaca

Palazzo Terragni, tempio dell’arte e della politica. Qui è passata la storia di Lissone

È uno dei massimi esempi del razionalismo ed è ormai considerato il simbolo della città.

Palazzo Terragni con la sua torre littoria domina piazza Libertà

Palazzo Terragni con la sua torre littoria domina piazza Libertà

Lissone, 5 aprile 2024 – Figlio di uno dei maggiori architetti del Novecento e tra i massimi esempi di architettura razionalista, tanto da essere presente in svariati libri, da quasi 90 anni è al centro della vita culturale della città, come luogo di spettacoli, d’arte e di discussione. Se piazza Libertà su cui affaccia è un po’ l’agorà lissonese all’aperto, Palazzo Terragni ne è la versione al coperto: qui fin da subito sono state portate in scena rappresentazioni, si sono svolte riunioni e incontri, mostre e altre attività intellettuali. Tra queste mura si sono tenute le rassegne che di volta in volta hanno provato a creare la tradizione di una stagione teatrale stabile sul territorio. Sul suo palco continuano da anni a salire gli attori di una fra le kermesse di teatro per bambini e ragazzi più longeve della Brianza, e lì ha trovato casa da qualche tempo anche il Cantem Insemma, il concorso canoro in dialetto lombardo che da ormai 30 anni tiene alta la bandiera della canzone in lingua locale richiamando appassionati da tutta la Lombardia e dal Canton Ticino. Questo senza dimenticare che fra le sue poltrone rosse si sono svolti molti dei dibattiti pubblici più importanti nella vita politica e amministrativa della città. La dichiarazione di Palazzo Terragni, con il suo teatro, come monumento nazionale è la certificazione ufficiale dell’importanza di questo edificio, non solo per il territorio. Costruito fra il 1938 e il 1940 su progetto di Giuseppe Terragni e Antonio Carminati come Casa del Fascio, l’attuale Palazzo Terragni è uno degli edifici simbolo del razionalismo architettonico.

Subito dopo la Liberazione diventò Casa del Popolo, sede provvisoria di partiti politici e poi di vari enti ed associazioni, mentre la sala teatrale venne usata anche come cinema. Acquistato dal Comune nel 1968, dal ‘75 è stato ribattezzato con il nome odierno, adibito a pinacoteca e a polo culturale di riferimento per Lissone. La massiccia Torre Littoria in pietra di Moltrasio ospita il sacrario in memoria dei soldati lissonesi caduti. "Per noi che Palazzo Terragni sia diventato un monumento di rilevanza nazionale è motivo di orgoglio – sottolinea la sindaca Laura Borella –. Attualmente Palazzo Terragni ha una capienza di 150 posti ma siamo al lavoro per poter usare anche la parte superiore del teatro e arrivare così a circa 280 posti".