ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Monza cura i suoi 41 ponti, un milione e mezzo di euro per i primi cinque interventi

Quattro “malati” si trovano in centro, tra le vie Visconti, Aliprandi, Zanzi e Annoni . Sotto i ferri solo uno di periferia: quello di viale Fermi, verso via Monte Santo.

Operazione passaggi sicuri. Monza cura i suoi 41 ponti, un milione e mezzo di euro per i primi cinque interventi

Operazione passaggi sicuri. Monza cura i suoi 41 ponti, un milione e mezzo di euro per i primi cinque interventi

La città di Monza in tutto conta 41 ponti e sottopassi. La maggior parte di questi si dividono tra quelli sui corsi d’acqua (Lambro e Lambretto) e quelli di raccordo stradale, talvolta opere ingegneristiche di alta concezione, come il recente sottopasso sulla SS36 (il secondo sottopasso più lungo d’Europa su strada extraurbana). Se la loro utilità viabilistica è fondamentale e talvolta la loro bellezza addirittura iconica, altrettanto impegnativa e delicata è la loro manutenzione. Per questo l’amministrazione comunale monzese, sulla scorta di quanto già pianificato dalla precedente giunta, ha deciso di intervenire, in via precauzionale, su cinque ponti cittadini.

Un investimento di ben 1 milione e 445mila euro (comprensivo di interventi anche su sottopassi e infrastrutture stradali), per rinforzarne l’ossatura e rinfrescarne l’aspetto. Tutti i ponti interessati dall’intervento di restyling passano sopra al Lambro o al Lambretto: quattro sono in centro - in via Visconti (appena dopo l’incrocio con largo Mazzini), via Aliprandi, via Zanzi e via Annoni - e uno solo in periferia: quello di viale Fermi che va verso via Monte Santo, in una zona tra i quartieri San Donato e San Rocco.

La necessità di intervenire proprio su questi cinque ponti è derivata dalle indagini eseguite dagli uffici comunali, che ne hanno accertato un’usura che si vuole scongiurare che degeneri in situazioni come quella che ha interessato il ponte Colombo nel periodo di pandemia da Covid, per cui si dovette procedere ad un’immediata chiusura e ad interventi d’emergenza che durarono addirittura quattro anni. I lavori consisteranno in interventi di manutenzione ordinaria dovuta all’avanzare dell’età e all’usura delle strutture, non alla loro inagibilità.

I ponti saranno ripuliti e trattati con sostanze anticorrosione: gli operai rimuoveranno il calcestruzzo ammalorato, riempiranno le fessure apertesi con il passare dei decenni, proteggeranno le superfici con prodotti idrorepellenti, ricostruiranno i copriferro con malta cementizia fibrorinforzata, rifaranno l’asfalto, rimetteranno a nuovo i parapetti asportando la vernice distaccata, adegueranno il sistema di raccolta e di allontanamento dell’acqua piovana.

Tra questi cinque quello in una situazione più critica è il ponte di via Visconti, lungo il percorso della pista ciclabile che inizia da via Bergamo, il primo in cui s’interverrà in ordine di oprogramma.

Per ciascuno di essi si prevede un cantiere di qualche mese, uno in seguito all’altro: una breve durata dovuta al fatto che si tratta di punti di passaggio d’intenso traffico veicolare, per cui occorre che i cantieri abbiano tempi celeri. La giunta prevede che si andrà in gara d’appalto entro la fine di quest’anno e che i primi lavori potranno iniziare già nei primi mesi del 2025.

Sarà curioso vedere come saranno approntati gli interventi sul ponte di via Aliprandi, il più antico in assoluto in città, le cui origini risalgono addirittura all’epoca viscontea. Le mura del borgo fatte erigere nel Trecento si saldavano a sud intorno al grande Castello Visconteo - di cui oggi rimane solo la Torretta visibile da Via Visconti - e sul lato orientale, a maggior protezione, venne scavata una diramazione artificiale del Lambro: il Lambretto.

Il fossato inizia proprio nel punto in cui venne edificato il Ponte Nuovo (questo il nome che gli venne dato per l’occasione) in pietra. Dal ponte è possibile vedere il muraglione di base delle mura medievali, demolite nel XIX secolo. Di valore storico ma ben più moderni sono invece i ponti di via Zanzi, via Annoni e viale Fermi, su cui pure, oltre all’aspetto della sicurezza, si avrà un occhio di riguardo anche alla resa estetica.