Cassa integrazione in una azienda storica di Villasanta. Dal 3 giugno i 45 dipendenti della I.M.V., Industria Meccanica Villasanta, sono costretti a rotazione ad astenersi dal lavoro. La notizia, tenuta finora sottotraccia, riguarda un’azienda a conduzione familiare che ha grande rilevanza in paese. Per la sua storia, visto che è stata fondata nel 1934. Per il volume di affari, dato che l’azienda si fregia a buon diritto di realizzare presse meccaniche anche per il mercato internazionale e vanta un’importante esperienza in settori chiave come quelli dell’automotive, elettrodomestico, aerospaziale, forgiatura e sinterizzazione di polveri metalliche. E per il fatto che fra i tre fratelli che la possiedono (Alfredo, Elisabetta e Lorenzo Galli), uno è il nuovo sindaco di Villasanta. Lorenzo Galli, appunto, eletto il 9 giugno con 3.415 voti (il 47,06%). Fra i dipendenti c’è qualche malumore, come è inevitabile che sia.
"Se ne parlava da mesi, certo non si potrà chiedere una mediazione al sindaco" sussurrano. "Nessun conflitto di interessi" getta però acqua sul fuoco Pietro Occhiuto, segretario della Fiom-Cgil provinciale. "La situazione non è preoccupante: questa cassa è dovuta a un calo degli ordini". Per il momento, a essere coinvolto dalla cassa integrazione sarebbe in particolare il reparto macchine (torni, frese) e "l’accordo è stato firmato per 13 settimane, poi si vedrà - precisa Occhiuto -. Nessuna crisi all’orizzonte, ma ovviamente questo è rinnovabile".
Il sindaco Lorenzo Galli taglia corto: "Niente di preoccupante, va tutto bene, una semplice questione organizzativa: per preparare una pressa ci vogliono dai 10 ai 16 mesi. Se si verifica un buco negli ordini è necessario fare così. In questo momento di fatto sono ferme 3-4 persone, in compenso all’ufficio tecnico si fanno gli straordinari".