Omicidio Antonio Deiana, condannato a 22 anni Nello Placido

Non è stata riconosciuta l'aggravante della premeditazione, il cadavere ritrovato 6 anni dopo

Nello Placido

Nello Placido

Monza, 6 Aprile 2020 - La Corte di Assise di Monza ha condannato a 22 anni di reclusione per omicidio volontario (ma senza premeditazione) e distruzione di cadavere Nello Placido, il 46enne monzese accusato per la morte di Antonio Deiana. Il 36enne di Villa Guardia, nel Comasco, venne accoltellato con almeno 15 fendenti il 20 luglio 2012, quando doveva consegnare 4 chili di cocaina e venne trovato murato 6 anni dopo sotto il pavimento del seminterrato di Cinisello Balsamo di Luca Sanfilippo, già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato.

I giudici hanno condannato l'imputato, detenuto in carcere dal novembre 2018, al risarcimento dei danni alla sorella della vittima, Antonella Deiana, ma senza disporre il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva. La Procura di Monza aveva chiesto per Nello Placido la condanna all'ergastolo con isolamento diurno per 3 mesi, ritenendo sussistente l'aggravante della premeditazione. Tra 30 giorni la motivazione della sentenza. Chiesta la trasmissione degli atti del processo alla Procura per indagare sulla testimonianza resa in dibattimento da Bruno Romeo, un pregiudicato per droga di Cinisello Balsamo.

La sorella di Deiana ha raccontato che Romeo (a cui Antonio Deiana aveva battezzato la figlia), dopo la scomparsa del fratello, le aveva detto di andare a chiedere informazioni a Nello Placido. L'imputato ha invece dichiarato di averlo conosciuto quando una volta aveva accompagnato Deiana a casa di Romeo. Bruno Romeo, indagato per l'omicidio insieme a Placido (ma poi la sua posizione è stata archiviata) in aula ha invece dichiarato di non avere mai conosciuto Nello Placido.