REDAZIONE MONZA BRIANZA

Occhio alla truffa dei cataloghi: dopo il sondaggio, l’omaggio e la firma

Federconsumatori avverte: si sottoscrive un contratto e si è costretti a pagare

Le truffe cambiano in continuazione e la prima regola per non cascarci è quella di essere prudenti con gli sconosciuti, soprattutto se si presentano a casa. Come nel caso della cosiddetta "truffa dei cataloghi", l’ultimo trucco escogitato per sottrarre soldi a persone che, bonariamente, si sono fidate a prendere un "omaggio", firmando però una ricevuta di consegna. E’ Federconsumatori di Monza e Brianza ad alzare l’attenzione su questo tipo di truffa dopo un aumento delle segnalazioni, soprattutto di persone anziane, avvenute nelle ultime settimane. La tecnica usata dai truffatori è subdola perché si svolge in diversi momenti, nessuno dei quali all’apparenza sembrerebbe rischioso: la vittima riceve una telefonata che propone di rispondere a un sondaggio, con 2 o 3 domande, al termine del quale, come ringraziamento per la partecipazione, viene detto che sarà dato un omaggio. E il giorno dopo un incaricato si presenta a casa della vittima consegnando gratuitamente dei buoni sconto oppure dei cataloghi con la sola richiesta di firmare una ricevuta di consegna. E’ questa la trappola, perché dopo 15 giorni si presenta a casa un altro personaggio avvisando che con quella firma è stato stipulato un contratto per ricevere prodotti per alcune migliaia di euro. "La vicenda si ripete con lo stesso copione – spiega Alessandro Cherubin, presidente della Federconsumatori Monza Brianza –: i malcapitati scoprono di dover pagare per vari prodotti da 2.000 euro e oltre a rate". M.Ag.