
di Cristina Bertolini
Aprirà nelle prossime settimane l’Oasi felina di via Procaccini a Monza: una vera e propria Rsa per i gatti malati o disabili che non possono più stare nelle colonie libere, oppure quelli abbandonati in gattile che hanno un brutto carattere e non sono adatti all’adozione. Il progetto nasce da un Patto di collaborazione tra il Comune di Monza che mette a disposizione un’area di circa 4000 metri quadrati e il Comitato di cittadini Monza felina (coordinato da Anna Fossati), in cui operano per ora una decina di volontari, in crescita. Tra allacciamenti idrici, elettrici, piantumazione del verde, cucce e casette di prima accoglienza il Comune ha contribuito con 58 mila euro; un aiuto è arrivato da un privato (Iniziativa San Martino) per 35 mila euro e Ats che sponsorizza per altri 15 mila euro. Nelle prossime settimane la piantumazione di siepi e alberi e la posa delle cucce e delle casette mangiatoie.
L’area prevede l’accoglienza di circa 100 - 150 gatti. In città esistono 150 colonie di gatti liberi a cui afferiscono migliaia di felini che per legge sono di proprietà del Comune, sotto la tutela del sindaco. L’ingresso nella struttura ricorda l’inserimento dei bambini al nido e quello degli anziani in casa di riposo. Infatti, come spiega Stefano Martinelli, presidente dell’Associazione La collina dei conigli e volontario dell’Oasi, i gatti delle colonie libere vengono sterilizzati e monitorati da Ats.
In caso di malattia o incidente vengono curati dal gattile comunale e poi rivalutati e se occorre portati all’Oasi. Deboli e spaventati vengono accolti in casette di prima accoglienza, con la possibilità di uscire in un piccolo spazio cintato e protetto fino a che i volontari non ritengano che l’animale si sia ripreso. A quel punto aprono la recinzione, rilasciando gli animali nell’ampio spazio dell’oasi, dove trovano altre cucce e mangiatoie in libertà. Quindi la casetta protetta viene liberata per altri nuovi arrivati. L’Oasi monzese è forse l’unica in Italia ad essere in città, mentre quelle di Pavia e Castellanza sono fuori.
Grazie alla collaborazione con un’associazione, come spiegano il sindaco Dario Allevi e l’assessora all’Ambiente e Sviluppo del territorio Martina Sassoli, si è voluto rigenerare un’area abbandonata destinandola a un progetto concreto per gli animali. L’intenzione è di aprirlo alla città, alle famiglie e a tutti gli appassionati. "Durante il primo lockdown - spiega Sassoli - Anna Russo (scrittrice e disegnatrice, ndr) ha immaginato la storia di un gatto, per farne una pubblicazione per bambini, per cui ora si cercano sponsor". ll ricavato dalla vendita dei libri, infatti, verrà devoluto all’Oasi felina.