REDAZIONE MONZA BRIANZA

Nuovo palasport pronto per il battesimo

Per fine marzo sarà nelle mani del Comune e potrebbe essere tenuto a battesimo col torneo internazionale di basket giovanile, se la situazione Covid permetterà di organizzarlo. Il nuovo palazzetto dello sport è a tutti gli effetti terminato: le opere interne sono state completate, anche i seggiolini delle tribune sono stati posati, ultimo tassello mancante dopo il parquet e le reti di campo. "Manca giusto qualche piccola sistemazione, ma ormai ci siamo", confermano dall’Amministrazione. La struttura, costruita nel quartiere don Moscotti, a ridosso del rione Aler, tra via Di Vittorio e via Lando Conti, è andata a occupare il terreno lasciato libero dalla demolizione della "stecca" grigia delle vecchie case popolari. Metterà a disposizione un impianto di 2.500 metri quadri, con una capienza di 600 posti a sedere e un campo da gioco polivalente in grado di accogliere diverse discipline, oltre ad altre piccole palestre a disposizione delle associazioni.

Ci sarà anche un bar ristorante, che funzionerà indipendentemente dal palazzetto. Il tutto per un costo complessivo di 2 milioni e mezzo di euro. "Dentro il palazzetto è finito - spiega l’assessore ai lavori pubblici Marino Nava -. Ci sono ancora alcune piccole cose da sistemare ed è già stato detto alla ditta: siamo in attesa che si concluda anche questo. Intanto è già in corso il collaudo, perché gli impianti sono pronti. Le attrezzature ci sono tutte: tabellone, tavolo degli arbitri, arredi interni. Siamo in dirittura d’arrivo". "Stiamo valutando se si possa fare lì già il Jit, il torneo internazionale juniores di basket dell’Apl - racconta l’assessore -: nel caso in cui si possa svolgere, situazione Covid permettendo, con quell’evento si potrebbe fare una sorta di prova della nuova struttura, sarebbe un bel battesimo. Lissone si meritava un palazzetto: sono 9 anni che si lavorava in questo senso e ora ci si è arrivati. E’ un obiettivo centrato. Per fine marzo il palazzetto sarà in mano al Comune. I seggiolini sono bianchi e rossi e le sedute rosse compongono la scritta "Città di Lissone": un vezzo, ma che vuol significare che l’opera è della città". "Ora si tratta di concludere il bando per la gestione e fare la gara di affidamento - sottolinea Nava -. Abbiamo creato il palazzetto per dare un servizio alle eccellenze sportive del territorio, dalla ginnastica alla pallacanestro alla pallavolo, quindi il bando dovrà essere economicamente sostenibile per il futuro gestore: l’inserimento del ristorante va in questo senso".

Fabio Luongo