
Il Cadom è un luogo di accoglienza. Di ascolto e anche di consulenza legale per uscire dall’incubo. Tutte le operatrici sono formate in modo continuo sulle problematiche della violenza di genere e di relazione d’aiuto mirato ai percorsi di rinascita dalla violenza. La sede di Monza in via Mentana 43 nel 2021 ha accolto 147 donne, 88 hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza e 59 hanno proseguito un percorso iniziato in anni precedenti. Il dato è in leggero aumento sia rispetto alle 142 donne seguite nel 2020 sia rispetto ai percorsi attivi a fine 2021 che si assestano a 96 donne rispetto alle 84 del 2020.
"Nel 2022 si profila un incremento degli accessi dovuti a maggiore informazione che accorcia il tempo di tolleranza – spiegano le volontarie –. Per questo giovedì 1 dicembre alle 21 alla Casa del volontariato diamo appuntamento per una serata di presentazione del nuovo corso di formazione delle volontarie di cui abbiamo molto bisogno". La formazione è un pilastro dell’associazione perché bisogna fare i conti situazioi delicate, complesse ed emotivamente coinvolgenti. Le donne portano con sé un ’carico’ di 226 figli di cui 146 minori che nel 39% dei casi sono vittime di violenza assistita e nel 10% dei casi anche diretta. Ad agire violenza è il partner, nel 63% dei casi, l’ex partner nel 23% o un parente nel 7,48 %; solo nel 5,4% da un conoscente. Si tratta soprattutto di violenza psicologica (82%) seguita da violenza fisica (56%), economica (34%) mentre la violenza sessuale e lo stalking riguardano il 16% e il 12%. Nel 59% dei casi la violenza si trascina da più di 5 anni e nel 23% da 1 a 5 anni.
C.B.