STEFANIA TOTARO
Cronaca

Nova Milanese, sparò al pusher: condannato a 9 anni

Diego Mombelli colpì lo spacciatore per portargli via 5 grammi di cocaina. Nel 1999 aveva ammazzato un tabaccaio durante una rapina

Processo dopo la sparatoria

Nova Milanese, 24 novembre 2022 - Nove anni di reclusione per avere "gambizzato" un pusher per rapinargli 5 grammi di cocaina. È la condanna decisa dal Tribunale di Monza per Diego Mombelli, 49 anni, originario di Busto Arsizio ma residente a Tradate. Mombelli era già finito in prigione dopo essere stato condannato a 30 anni per una rapina finita in tragedia: l’1 giugno 1999, infatti, sparò e uccise Alessandro Pastore, tabaccaio 48enne di Legnano. Tuttora in carcere per una rapina consumata a Olgiate Olona, nel Varesotto, a dicembre 2019, era imputato al Tribunale di Monza per un episodio accaduto il 25 novembre 2019 in via Pellico a Nova Milanese quando è stato ferito ad una gamba da un colpo di pistola un 27enne. La vittima, che non si è costituita parte civile al processo, era stato trovato per strada sanguinante. A rappresentare la pubblica accusa al processo la pm della Procura di Monza Franca Macchia, che per l’imputato aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione. Le giudici hanno concesso a Mombelli le attenuanti generiche e hanno messo in continuazione i reati di lesioni, rapina e detenzione e porto abusivi di arma da fuoco e sono arrivate ad una pena lievemente minore. L’imputato ha sempre negato l’accusa, sostenendo che non era compatibile la versione dei fatti ricostruita dai carabinieri e ora attende le motivazioni della sentenza di condanna per ricorrere in appello.

A identificare l’aggressore non sono state certo le parole della vittima, che non ha mai fatto il nome della persona che gli aveva sparato, ma le indagini dei militari della Stazione di Nova Milanese, secondo cui Diego Mombelli aveva esploso un colpo di pistola contro il 27enne che gli aveva ceduto qualche grammo di droga perché non era intenzionato a pagarla. Fin da subito la versione dell’accaduto fatta dalla vittima, che diceva di non sapersi spiegare perché fosse stato ferito per strada né da chi, non aveva convinto i carabinieri, che avevano fatto scattare le indagini attraverso l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche, arrivando al nome del 49enne. Al termine di un’accurata indagine, i militari di Nova sono riusciti a risalire a Mombelli. Quarantanove anni, è un uomo ben noto alle forze dell’ordine. Per l’omicidio del tabaccaio di Legnano, Mombelli fu condannato a trent’anni, ma uscì dal carcere dopo 10 e riprese la carriera criminale. Nel 2012 fu arrestato dalla polizia svizzera perché ritenuto l’autore di una rapina con ostaggio in una banca di Mendrisio. Nuovamente scarcerato, è tornato in azione a Nova Milanese. Solo poche settimane dopo aver gambizzato il 27enne novese in via Pellico, Mombelli aveva ripreso in mano una pistola per rapinare un’attività di Olgiate Olona. L’episodio che gli è costato la cattura.

La sera del 18 dicembre Mombelli aveva preso di mira una tabaccheria. Inseguito dal figlio del proprietario, un 22enne, aveva sparato due colpi contro il negozio, per poi scappare in moto. Mombelli era stato arrestato e aveva confessato e spiegato le ragioni che l’avevano spinto a commettere l’ennesima rapina in tabaccheria: aveva debiti di droga e non sapeva come pagarli.