
L’oggetto sono le criticità della Fondazione “La Versiera 1718”, proprietaria e gestore di Villa Bagatti Valsecchi. La richiesta è quella della disamina della situazione con conseguenti indicazioni. Il mittente è il sindaco Filippo Vergani, mentre il destinatario è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Con una lettera di pochi giorni fa, il primo cittadino ha chiesto di porre all’attenzione la situazione di accentuata criticità in cui versa la Fondazione, di cui il Comune di Varedo è unico socio fondatore. "La predetta situazione di criticità, che perdura da diversi anni - scrive Vergani - si è gravemente accentuata per effetto delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica. Le restrizioni imposte dalle misure di contenimento hanno impedito alla Fondazione la realizzazione, nel 2020, di iniziative culturali, di intrattenimento e di aggregazione, nell’area di Villa Bagatti Valsecchi e del relativo parco, con il conseguente abbattimento delle entrate".
E ancora: "Per effetto delle vigenti disposizioni normative in materia di finanza pubblica, che impongono agli organismi partecipati degli enti pubblici il conseguimento dell’autonomia finanziaria e contabile, si rammenta che il Comune di Varedo è impossibilitato, come espressamente disposto in più sentenze e pareri delle Corti dei Conti, a trasferire risorse economiche a sostegno della gestione ordinaria della Fondazione, onde scongiurare il rischio di possibili responsabilità erariali". Le criticità evidenziate si accompagnano, da ultimo, alla difficoltà di reperire candidature e disponibilità per la formazione del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione. "Si richiede l’intervento di Regione Lombardia, affinché esamini l’attuale situazione della Fondazione e fornisca indicazioni a riguardo". Intanto il 21 gennaio si è tenuta l’udienza di costituzione delle parti dopo che il Comune di Varedo aveva depositato la richiesta per "l’esercizio dell’azione di nullità degli atti correlati all’acquisizione di Villa Bagatti Valsecchi". Davanti al giudice si sono presentati l’amministrazione comunale, l’istituto di credito e la società Arbo Srl che ha venduto alla Fondazione la villa. Preso atto delle varie richieste, il giudice ha sollecitato le parti a percorrere l’istituto della mediazione, dando tempo fino alla fine di settembre.
Veronica Todaro