
di Sonia Ronconi
Beatrice Brucoli ha 23 anni, studia Canto Moderno al Conservatorio Verdi di Milano, dopo essere stata ammessa all’Accademia del Teatro alla Scala al corso di Musica Dinamica ed aver conseguito in precedenza la maturità Linguistica. Nelle sue canzoni, Beat-B narra di un mondo sommerso giovanile poco conosciuto.
La talentuosa medese è cantautrice che propone canzoni come strumenti di denuncia di un disagio sociale scritti per "dare voce" alle attuali inquietudini degli adolescenti e dei ragazzi. Beat- B racconta di giovani lontani dalle immagini stereotipati dei blogger ed influencer ma vicini a chi vive una quotidianità fatta di mancate inclusioni, solitudine, pregiudizi e molte etichette. "Volo via di qua" racconta il Bullismo di e Cyberbullismo. Il brano, presentato in Regione Lombardia durante un convegno nazionale sull’inclusione didattica, è al centro di un progetto per la sensibilizzazione nelle Scuole in collaborazione con il Miur tramite l’Associazione Forum Security , un’associazione della Polizia Postale a cui Beat-B ha donato i diritti della canzone, che è diventata colonna sonora del progetto "Bullot". Il nuovo singolo , trasmesso anche in alcune emittenti radiofoniche locali, è ora più che mai attuale. "Sono molto sensibile al tema del "Bullismo e al Cyberbullismo" - spiega Beatrice - alle scuole medie e superiori , mi è capitato spesso di essere presa di mira ed è un’esperienza che spinge all’isolamento. Le mie canzoni le dedico a persone che hanno subito ogni forma di rabbia e anche situazioni peggiori. Presto uscirà il mio Ep dove presento il mio progetto discografico "Beatrice ed altre storie" (Volo via di qua; Curvy Valentina e il buio dentro -Hikomori e altre storie)". Il bullismo è un tema molto caro a Beat-B che ne è stata vittima. Una ferita guarita dalla musica, dal canto e dalle parole dei suoi testi, che scrive con sensibilità e grande forza.
Beatrice, Beat-B, ha fatto del canto e della musica la colonna sonora della propria vita, tanto che dopo la maturità linguistica ("anche le lingue hanno in sé musicalità") si è iscritta al Conservatorio Giuseppe Verdi dove frequenta, all’ultimo anno, il corso di Canto Popular Musice.
Ha frequentato il corso di Insegnamento Dinamico della Musica al Teatro alla Scala, sperando la conduca un giorno ad insegnare come avvicinare alla musica persone con difficoltà, quali ad esempio il mutismo selettivo, razzismo e violenza domestica completeranno il suo ambizioso progetto discografico di "cantautorato sociale. Il progetto è nato dall’incontro con il Musicista e arrangiatore Antonio Summa.
"Al momento voglio portare al compimento il mio EP con la Summit Production è il prossimo obiettivo anche se non sarà facile; lo studio al Conservatorio assorbe molto tempo ed anche io ora sogno di tornare alla didattica in presenza, In realtà ho partecipato a dei concorsi e mi piacerebbe propormi a San Remo o in altre kermesse, ma è difficile, bisogna conoscere le persone giuste e la mia non è musica commerciale. Sognare non costa nulla, mai demordere".