ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Nel mirino l’appalto sospetto. Gli interventi dopo la tempesta: "Ora indaghi l’Anticorruzione"

Coinvolta un’impresa accusata di un presunto giro di tangenti, la minoranza segnala il caso all’Anac

Nel mirino l’appalto sospetto. Gli interventi dopo la tempesta: "Ora indaghi l’Anticorruzione"

Nel mirino l’appalto sospetto. Gli interventi dopo la tempesta: "Ora indaghi l’Anticorruzione"

"Abbiamo segnalato il caso all’Autorità nazionale anticorruzione. E, se sarà necessario, lo faremo anche in altre sedi". La minoranza di centrosinistra a Desio punta il dito contro l’appalto, per lavori urgenti legati al verde pubblico post tempesta, che l’Amministrazione ha deciso di assegnare alla Ti-effe, l’azienda con sede a Verano Brianza contro la quale, di recente, il Comune si era costituito parte civile (chiedendo dei danni) perché accusata di un presunto tentativo di corruzione ai danni di un dipendente comunale. Il caso è stato denunciato dal consigliere del Pd Achille Taccagni, che aveva spiazzato la giunta, imponendo una sospensione della seduta. "Si tratta di una situazione assurda per noi – ribadisce l’ex sindaco Roberto Corti, ora seduto ai banchi dell’opposizione –, imbarazzante per la maggioranza e del tutto inopportuna per l’intera città. Abbiamo chiesto chiarimenti in aula, poi abbiamo fatto una richiesta ufficiale di accesso agli atti e dichiarato la nostra non condivisione di questa scelta". Ma non solo: il Pd ha pensato di portare anche fuori città il caso: "Abbiamo fatto le prime segnalazioni alle autorità competenti, nel caso specifico all’Anac, per verificare la situazione – sottolinea Corti – visto che l’Amministrazione ha detto di aver acquisito un parere legale, ma non scritto, quindi bisogna capire che validità possa avere".

"Abbiamo affidato l’incarico dopo le opportune verifiche legali – aveva detto in aula il sindaco Simone Gargiulo –. L’avvocato ci ha confermato che non c’erano problemi in questo senso, tra l’altro la compagine societaria è completamente cambiata". Ma la replica (si parla di un appalto da 137mila euro) non ha convinto l’opposizione. "È stata evidenziata l’inopportunità di questo affidamento diretto, preceduto persino dalla proroga del contratto di appalto per la cura del verde, avvenuta anch’essa dopo la costituzione di parte civile del Comune – hanno scritto in una nota congiunta Pd, Desio Viva, Desio Libera, Forza Italia e il consigliere Andrea Foti –. In pratica, da una parte, con la costituzione di parte civile, l’Amministrazione sta chiedendo un risarcimento danni all’impresa in conseguenza del reato da accertare, dall’altra, con l’affidamento di ulteriori lavori in appalto, le sta anticipando la liquidità necessaria a corrispondere il risarcimento stesso in caso di condanna".