REDAZIONE MONZA BRIANZA

Nei consultori un percorso personalizzato per le future mamme

In ospedale resteranno solo i casi più critici (15%). Figura centrale l’ostetrica

La gravidanza torna al consultorio. In ospedale resteranno i casi più critici, il 15% del totale, secondo la stima dell’Asst Brianza che segna un altro punto a favore del rapporto con il territorio. Ed è nell’opera di ricucire con le comunità l’obiettivo cui punta l’intera riorganizzazione dei servizi innescata dalla pandemia e che nell’Azienda ha già trovato più di uno sbocco. Dopo i diabetici a Varedo, tocca alle future mamme che saranno seguite con un percorso personalizzato, messo a punto con un colloquio iniziale. Nuovi ecografi installati nelle diverse sedi completano il pacchetto che prenderà il via lunedì. Si chiama “Percorso nascita“, la figura centrale sarà l’ostetrica. Il primo contatto avviene direttamente sulla pagina web dell’Azienda, dove c’è uno spazio dedicato cui si può accedere in qualsiasi momento, subito dopo aver saputo di aspettare un bambino.

"Consapevolezza e sicurezza sono le parole chiave del progetto", spiegano i suoi autori, Guido Grignaffini, direttore socio-sanitario dell’Asst, e Anna Locatelli, primario di Ostetricia e Ginecologia a Carate. La rivoluzione ha numeri importanti, ogni anno nell’Azienda nascono 3.635 bambini, dei quali in media 1.272 a Vimercate, 1.221 a Carate e 1.142 a Desio. Più di 3mila bebè vedranno l’ospedale per la prima volta solo dopo il parto. Ma è nel post-nascita che le neo mamme saranno seguite particolarmente nelle difficoltà che possono accompagnare il cambiamento.

Bar.Cal.