
Ben 4 mesi di eventi (dal 20 giugno al 26 settembre) che hanno permesso di tenere acceso l’interesse e aperte le porte della Villa Reale con 28 eventi, totalizzando 2129 presenze, oltre agli avventori estemporanei, per 158 tra artisti, musicisti, performer, attori che si sono avvicendati, nella reggia divenuta teatro, a cura di 18 associazioni culturali monzesi.
Questi i numeri della rassegna appena conclusa “Napoleone riapre la Villa“, presentati dal direttore artistico Ettore Radice, insieme a Raffaella Fossati, presidente degli Amici dei musei e coordinatrice della cordata di associazioni partecipanti. Si dichiarano soddisfatti gli organizzatori: "Per la prima volta siamo riusciti a far collaborare a un unico grande progetto tante realtà multiformi - tira le somme Radice - rispettando e valorizzando le peculiarità di ciascuna, dalla musica, alla connotazione storica, ambientalista, poetica, culturale". Adesso, molti tra gli oltre 2000 spettatori che hanno assistito alla rassegna chiedono cosa verrà a seguire, sperando in una prosecuzione dell’efficace sodalizio culturale. Da migliorare, come osserva Raffaella Fossati, la logistica: "Abbiamo aderito con entusiasmo - dice - ma ci siamo dovuti occupare di impianto e collegamenti audio e video, proiettori, sedie, allestimenti. Per ora gli eventi sono stati gratuiti, ma cosa succederebbe se dovessimo far pagare il biglietto? Chiediamo alle istituzioni di aiutarci a tenere viva la Villa Reale, prezioso gioiello storico architettonico".
"È stato un primo esperimento per conoscerci - dice Giuseppe Di Stefano, direttore generale del Consorzio Parco e Villa Reale di Monza - appena avute le chiavi dal concessionario uscente potevamo aspettare di essere pronti, ma noi abbiamo scelto di aprire subito. Questo periodo è stato un banco di prova. L’ipotesi è di rendere permanente il bando per proposte culturali di associazioni, università e centri di ricerca. Questa è la strada per riscrivere la storia della Villa. I problemi logistici si superano facilmente".
Anche Dario Allevi, in qualità di sindaco e presidente del Consorzio ha ricordato come la cultura sia un altro vaccino che corre in parallelo con le misure sanitarie: "Abbiamo aperto un’interlocuzione con il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini e ci aspettiamo di avere risultati per dare un futuro alla Villa. Quanto ai problemi logistici, prima con il concessionario ci sentivamo ospiti, ora rimarchiamo le criticità e vedremo di risolverle".
Cristina Bertolini