ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Muro pericolante, restyling in stallo. E cinque box di un condominio sono off-limits da dicembre 2018

Tra i fabbricati da ristrutturare della ex Fossati Lamperti, uno in particolare sta causando da tempo parecchi problemi. Si tratta...

Tra i fabbricati da ristrutturare della ex Fossati Lamperti, uno in particolare sta causando da tempo parecchi problemi. Si tratta...

Tra i fabbricati da ristrutturare della ex Fossati Lamperti, uno in particolare sta causando da tempo parecchi problemi. Si tratta...

Tra i fabbricati da ristrutturare della ex Fossati Lamperti, uno in particolare sta causando da tempo parecchi problemi. Si tratta dello stabile che affaccia sul cortile dell’attiguo condominio Fossati, che a causa di un muro pericolante sta causando la chiusura di un tratto di area privata, impedendo l’accesso a 5 box privati del vicino caseggiato. La questione è stata posta di recente in Consiglio comunale dal consigliere del Pd Pietro Zonca (foto), che da anni solleva il problema in aula. "Non è più accettabile quello che stanno subendo da dicembre 2018 i residenti delle abitazioni adiacenti alla ex fabbrica Fossati Lamperti – dichiara il consigliere –, i quali non possono utilizzare i box e i posti macchina. Penso sia giunto il momento per mettere in campo tutte le iniziative necessarie nei confronti di organismi superiori che per assurdi motivi tengono bloccata questa situazione. Se eventualmente ci sono state incomprensioni tra i vari enti, ritengo che sia giunto il momento di chiudere quanto prima questa vicenda". Il retroscena è che il fabbricato è un bene protetto da vincolo di Soprintendenza, per cui il Comune sta avendo difficoltà a intervenire. Per la sua ristrutturazione viene richiesto un intervento che lo ripristini con la stessa fattura di pregio di un tempo. Il muro pericolante ebbe un crollo parziale nel dicembre 2018, interessando un’area del cortile condominiale. Sono stati i vigili del fuoco a dare disposizione di mantenere transennata l’area. Da allora però non si è riusciti a procedere al ripristino.

Il Comune ci provò a metà 2021, quando diede avvio a operazioni di rimozione dell’amianto dell’area, poi interrotte per il verificarsi di altri crolli. È stato quello il momento in cui la Soprintendenza ha chiesto un nuovo progetto per il fabbricato, chiedendo che lo stabile, parecchio diroccato, venisse ricostruito integralmente. Un intervento che richiederebbe milioni di euro e che ha lasciato in stand by il Comune. "Stiamo cercando di capire che tipo di operazione fare per mettere in sicurezza lo stabile a costi accessibili, senza dover ricostruire tutto - spiega l’assessore Marco Lamperti -. Non è cosa semplice, ma va messo in sicurezza in qualche modo. E stiamo capendo il modo".

A.S.