
di Dario Crippa
Stava tornando a casa da scuola, in un istituto superiore della città. Diretto spensierato alla sua abitazione al quartiere San Giuseppe, in sella a una motard Tm 530.
Carlo De Rosa, 19 anni, non ci è mai arrivato. Per ragioni ancora da chiarire, mentre percorreva viale Ugo Foscolo, diretto verso il centro della città, ha perso improvvisamente il controllo del veicolo. Si trovava all’altezza dell’incrocio semaforico con la via Ferrari quando la sua moto ha deviato verso destra sino ad urtare il cordolo dell’aiuola che separa la pista ciclopedonale dalla carreggiata.
Un impatto che ha fatto impazzire la sua motocicletta, disarcionando il giovane, che è caduto dopo doversi metri atterrando pesantemente sull’asfalto, dove è rimasto esanime.
Sul posto sono intervenute immediatamente in codice rosso un’ambulanza e un’auto medica inviate dal 118, ma al medico non è rimasto altro da fare che constatare il decesso del ragazzo.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, a cui è toccato effettuare i rilievi, che hanno comportato la parziale chiusura della strada e che hanno iniziato le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente. Sembra al momento che nessun altro veicolo sia rimasto coinvolto nell’incidente e che dunque il ragazzo abbia fatto tutto da solo. Su questo fronte sono tuttavia in corso di acquisizione i racconti di alcuni testimoni. Nel pomeriggio la triste e penosa pratica del riconoscimento ufficiale della vittima. Gli agenti hanno incontrato i genitori del ragazzo e i suoi parenti più stretti. E le strade della Brianza sono state insanguinate da diversi incidenti nelle ultime settimane e di cui sono rimasti vittime motociclisti. Sabato 8 maggio a rimanere ucciso era stato un imprenditore milanese di 41 anni, che in sella alla sua Aprilia, sulla Tangenziale Est, all’altezza di Carnate, era stato urtato da un’auto.
Il giorno dopo a Varedo, lungo via Circonvallazione, un centauro di 45 anni era rimasto vittima di un incidente dopo lo scontro con un’auto.