
di Fabio Luongo
Dipinti, disegni, sculture e installazioni per un inno alla vita. Una cinquantina di opere di un importante artista italiano per riassumere un percorso creativo più che ventennale, alla riscoperta del valore di conoscenza che la pittura porta con sé. È quanto proporrà da qui a fine gennaio il Museo d’Arte Contemporanea di viale Elisa Ancona, dove oggi alle 18 verrà inaugurata la mostra intitolata “Festival”, un’antologica personale dedicata al pittore Francesco Lauretta (foto), già tra i protagonisti dell’ultima edizione del Premio Lissone con il dipinto “Dottor Pasavento”, entrato a far parte delle collezioni del MAC. E di opere di Lauretta se ne potranno ammirare parecchie in questa esposizione, distribuite lungo i 3 piani fuori terra del museo lissonese: ad accomunarle il senso di vitalità gioiosa che sprigionano, un senso di vitalità mai dimentico dell’altro, indissolubile corno della questione, quello della morte, della mortalità umana, assunto però come parte naturale dell’esistenza.
Il percorso artistico di Lauretta viene ricostruito non secondo un ordine cronologico ma tematico: nelle sale del MAC scorrono così dipinti di grande vivacità cromatica, soggetti tratti dal folklore popolare e dalle tradizioni di quella Sicilia in cui affondano le origini dell’artista, feste, funerali e processioni. E poi angeli, contadini, autoritratti sotto le vesti ambigue del Dottor Pasavento. E ancora sculture e vasi che nascono dalla reinterpretazione di forme note. "La mostra - racconta la neodirettrice del MAC, Francesca Guerisoli - non si esaurirà nel museo, ma ci sarà anche una performance di Lauretta che coinvolgerà per 2 ore e più i cittadini che vorranno parteciparvi: sarà l’azione “Scuola di Santa Rosa”, una lezione di disegno dal vero che si costruisce anche nella relazione con l’artista". Tra le opere in esposizione ve ne sono alcune create appositamente per il MAC con la tecnica dello spolvero e un’installazione sonora che unisce il rumore del mare e l’eco di una festa lontana, come una celebrazione ed esaltazione della vita.
"Per me è un’esperienza curiosa reincontrare alcune mie opere dopo 20 anni, rivederle dopo tanto tempo - spiega Lauretta -. È una mostra importante, che riflette il ventaglio di un percorso di crescita: è un’occasione per riabbracciare tutto questo percorso e per andare avanti, aprendo un’altra pagina".
"La pittura - sottolinea - non è un medium obsoleto, come dicevano qualche tempo fa, ma è uno strumento di conoscenza come pochi altri, ha possibilità enormi".
La mostra sarà visitabile fino al 29 gennaio. Ingresso libero con prenotazione scrivendo a prenotazioni.museo@comune.lissone.mb.it o telefonando allo 039.21.45.174.