Renate (Monza Brianza) – E’ morto all’età di 81 anni Renato Cazzaniga, celebre tenore. Nato a Lecco, si era poi trasferito a Monza e infine a Renate, sempre in Brianza, dove viveva con la famiglia.
“Ci ha lasciati sabato alle 21 Renato Cazzaniga, per tutti noi il ‘Maestro’, tenore di fama internazionale che ha calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo dalla Scala di Milano all’Arena di Verona, dalla Fenice di Venezia fino al Bolshoi di Mosca, solo per citarne alcuni – ricorda l’ex sindaco di Renate Matteo Rigamonti -. La sua straordinaria carriera, costellata di successi, ha visto collaborazioni con leggende del mondo musicale e teatrale come Zeffirelli, Muti e Pavarotti. Nel 2018, Regione Lombardia gli ha conferito il Premio Rosa Camuna, un ennesimo riconoscimento per il suo contributo allo sviluppo culturale della nostra terra. Renato, che viveva nel nostro paese da anni, è stato insignito nel 2017 anche della Croce d'Oro come benemerenza civica del Comune di Renate, un momento che lo ha profondamente colpito e che ha sempre portato nel cuore. La comunità di Renate è stata sempre vicina a Renato Cazzaniga, un amico, un maestro e una figura di riferimento per tutti noi. Un onore averlo conosciuto, e il suo ricordo rimarrà vivo nelle nostre memorie e nei nostri cuori. Riposa in pace, Maestro”.
Renato Cazzaniga, è stato uno dei più grandi tenori a livello mondiale, cantando con artisti del calibro di Luciano Pavarotti e Frank Sinatra. Figlio d’arte della celebre soprano Ilde Brunazzi, rappresentava un vero e proprio orgoglio italiano. L’artista risiedeva in un’antica casa nobiliare a Renate, dove aveva rivestito anche l’incarico di assessore allo Sport, Eventi e Spettacoli. Nato a Lecco nel 1943, sposato con due figli, si trasferì poi a Monza, città alla quale rimase sempre legato insieme a Renate, che scelse come luogo in cui vivere e crescere la sua famiglia.
Nel 1967 vinse i prestigiosi concorsi AS.LI.CO e quello per voci verdiane di Busseto. Da quel momento cominciò una carriera di cantante lirico con voce tenorile che lo ha portato a calcare le scene dei più famosi teatri del mondo, tra i quali La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, l'Arena di Verona, il Comunale di Firenze, il Bolscioi di Mosca, i teatri d'opera di Parigi, Bilbao, Dallas, Montecarlo, Seoul, Tokio, diretto dai più grandi direttori, da Abbado a Gavazzeni, da Maazel a Muti. II suo repertorio comprendeva opere di Verdi, Bellini, Rossini, Giordano, Cilea, Gounod e Massenet, spesso eseguendo composizioni in prima esecuzione assoluta. Tra i vari riconoscimenti ricevuti, la Croce d'oro, il più alta benemerenza civica della ‘sua’ Renate, ricevuta nel 2017 dall'allora Esecutivo Rigamonti e, l'anno successivo, la Rosa Comuna da Regione Lombardia.