E' morto Fabio Silva, fondatore di Banca Etica fu sindacalista alla Cisl Brianza

Addio a un personaggio attivo nel sociale molto conosciuto in Brianza ma non solo

Fabio Silva

Fabio Silva

Aveva dedicato gran parte della sua vita agli altri, ai lavoratori più svantaggiati, all'idea di una finanza etica che potesse tenere insieme il diritto al risparmio e l'investimento in progetti etici in iniziative che non prevedessero sfruttamento o traffico di armi. E' morto Fabio Silva, 65 anni, volto noto dell'associazionismo sociale e cofondatore di Banca Etica.

Chi era

Classe 1957 è stato stroncato da un infarto nella notte fra mercoledì 30 novembre e giovedì 1 dicembre. Silva, sposato e padre di tre figli, Nicolò Chiara e Pietro, abitava a Costa Lambro, frazione di Carate Brianza, insieme alla moglie Giuliana.

​L'impegno

Diplomato in Ragioneria all’Istituto Tecnico Commerciale di Seregno, grande appassionato della montagna, Fabio Silva, ex sindacalista (aveva anche prestato servizio per la Cisl Brianza), è stato cofondatore di Banca Etica e della rivista Valori, specializzata in tematiche di economia sociale, finanza etica e sostenibilità ambientale e sociale. Negli ultimi anni aveva dedicato il suo impegno anche nell'associazione Agape Onlus.

I funerali

I funerali di Fabio Silva si svolgeranno sabato 3 dicembre alle 14.30 nella basilica di Seregno, in piazza Martiri della Libertà.

La Banca etica

Banca Etica fornisce alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell'ambito di particolari criteri, definiti nello specifico dagli stessi istituti, nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto. "Le banche etiche - riporta l'enciclopedia online Wikipedia - operano anche nel microcredito, fornendo alla clientela particolarmente disagiata, cioè in condizioni di difficoltà nell'usufruire dei canali finanziari tradizionali, prestiti di importo anche molto basso e a interesse relativamente basso.

Un altro obiettivo delle banche etiche è quello di garantire ai clienti trasparenza sugli investimenti che verranno effettuati e sulla gestione del risparmio, in particolare:

  • escludendo gli impieghi del denaro in settori che, anche se maggiormente remunerativi, non sono considerati etici (ad esempio i fondi di investimento che comprendono azioni di aziende implicate in produzione o compravendita di armamenti, o aziende inquinanti): uno degli strumenti utilizzati per la selezione degli investimenti è la selezione etica (dall'inglese "ethical screening"), cioè la pratica di includere o escludere determinati investimenti dal portafoglia selezionabile dai clienti sulla base di giudizi etici;
  • fornendo direttamente al cliente la possibilità di scegliere i settori di impiego del risparmio (ad esempio nel settore socio-educativo, o di tutela del territorio)".