Morto Alberico Motta, storico disegnatore di Tiramolla e tanti altri personaggi

L'illustratore monzese, che aveva collaborato anche a Topolino, si è spento all'età di 81 anni

Alberico Motta con alcune sue creazioni

Alberico Motta con alcune sue creazioni

Monza, 24 maggio 2019 - Addio al disegnatore Alberico Motta, fumettista e illustratore noto per essere stato tra gli anni '60 e '70 uno dei principali autori di storie a fumetti di molti personaggi umoristici italiani editi dalle Edizioni Renato Bianconi come Geppo, Nonna Abelarda e dell'edizione italiana di Braccio di Ferro e di Tom & Jerry, oltre che autore della serie a fumetti 'Big Robot', ricordata come il primo esempio di manga italiano. Motta è morto ieri a Villasanta all'età di 81 anni. Motta ha firmato storie di Cucciolo e Tiramolla per le Edizioni Alpe e per Bianconi ha creato nuovi personaggi (tra gli altri Pierino, Napoleone Sprint, Nerone, Ursus) e scritto sceneggiature per centinaia di soggetti, da Soldino a Trottolino a Felix, lanciando successi come Provolino e Pinocchio. Negli anni Ottanta ha collaborato con Disney per Topolino e altre testate, realizzando poi anche fumetti per l'estero (Fix und Foxi) e collaborando a varie testate di giochi ed enigmistica.

Nato a Monza il 6 ottobre 1937, Motta abbozza i suoi primi fumetti sui quaderni di scuola e non ancora quindicenne presenta le sue vignette all'editore Beppe Caregaro delle Edizioni Alpe. Tra il 1952 e il 1955, mentre continua gli studi, trova impegno part time presso la casa editrice Dardo con mansioni redazionali. Nel 1956 per la stessa casa editrice realizza storie a fumetti di Chicchirichì e i primi personaggi di sua creazione, tra cui Paquito e Lala e Stanlio e Olio. Tra il 1957 e il 1961 disegna storie di Cucciolo e di Tiramolla per le Edizioni Alpe, dove conosce Giorgio Rebuffi e Umberto Manfrin. Dopo il servizio militare entra a far parte della squadra di Renato Bianconi, collaborando per la sua casa editrice Il Ponte fino al 1980. Tra il 1962 e il 1964 crea personaggi come Napoleone Sprint, Ursus, Alì Salam, Nerone, i due topini Gigi e Carletto, i due carcerati Nando e Romoletto e Pierino. Tra il 1965 e il 1975 scrive sceneggiature per le matite di Pier Luigi Sangalli, Sandro Dossi, Nicola Del Principe e Tiberio Colantuoni. La sua produzione per Renato Bianconi comprende personaggi come Geppo, Soldino, Trottolino, Provolino, Pinocchio, Braccio di Ferro e Felix. Svolge il ruolo di coordinatore editoriale e promuove, in collaborazione con i disegnatori, importanti nuove testate come Geppo, Pinocchio, Provolino e Chico, che rimarranno in edicola fino agli inizi degli anni Novanta. Tra il 1976 e il 1980 scrive e disegna anche storie a fumetti di Nonna Abelarda, Tom e Jerry, Felix, Chico, Pinocchio e Big Robot, personaggio di sua creazione.

Motta collabora anche con l'estero, disegnando storie di Fix & Foxy. Tra il 1980 e il 1982 con la grande esperienza acquisita varca la soglia del mondo Disney, iniziando una lunga collaborazione che lo porta a realizzare storie a fumetti di Topolino e Paperino. Tra il 1982 e il 1990 lavora per la Epierre, curando pubblicazioni editoriali e campagne home video; nel 1991 realizza, con il figli Valeria e Dario, la prima storia a fumetti digitale per la Disney. Tra il 1992 e il 1999 svolge attività di art director in un'agenzia pubblicitaria affinando la tecnica della grafica digitale, e dal 2000 ha operato nel campo della comunicazione e dell'immagine digitale per importanti aziende.