La morte di Chen Wen Tao: perizia cinematica sull’incidente. A che velocità andava la Mini?

Il piccolo fu travolto dall’utilitaria il pomeriggio del 27 aprile dopo che era appena uscito di casa

Il dolore degli amici di Chen

Il dolore degli amici di Chen

Monza – Dai filmati delle telecamere che si affacciano sulla strada la dinamica dell’incidente costato la vita al piccolo Chen Wen Tao, da tutti conosciuto con il nome di Andrea, il bambino di 11 anni nato in Italia da genitori cinesi investito da un’auto in via Buonarroti sembrava chiara. Ma la Procura di Monza disporrà comunque una perizia cinematica per ricostruire a quale velocità viaggiava l’auto che l’ha travolto.

Cosa si vede nelle immagini

Le immagini depositate dalle forze dell’ordine al magistrato di turno il pomeriggio del 27 aprile scorso quando si è verificata la tragedia, il sostituto procuratore Emma Gambardella, mostrano il bambino che esce dal cortile della sua abitazione e, sotto gli occhi della mamma, attraversa la strada passando attraverso una fila ferma di automezzi.

Chen si vede sbucare fuori dalla coda dopo un camioncino che, a causa delle dimensioni, potrebbe avergli oscurato ancora di più la visuale nell’attraversamento della carreggiata, non permettendogli di vedere la Mini Countryman condotta da una donna, M.M.M., 50enne residente a Brugherio, che stava sopraggiungendo. E anche l’automobilista avrebbe avuto la visuale occupata.

Gli attimi dopo l’incidente

L’impatto è violentissimo e restano i segni sul lato anteriore destro dell’utilitaria. La conducente si blocca e scatta immediatamente l’allarme. L’investimento è avvenuto intorno alle 16.30. Sono stati allertati immediatamente i soccorsi e sul posto è giunto anche l’elisoccorso. Le condizioni del bambino, raggiunto subito dalla mamma disperata che non l’ha lasciato solo neanche per un secondo, sono apparse sin da subito molto gravi.

L’undicenne è stato portato in elisoccorso e alle 17.30 è arrivato al pronto soccorso del San Gerardo di Monza, dove i medici hanno constatato che il piccolo era in arresto cardiocircolatorio, l’hanno intubato e sottoposto a continue e ripetute manovre di rianimazione. Ma non c’è stato nulla da fare. Il bambino è stato dichiarato morto alle 19.20. Sulla dinamica dell’incidente stradale stanno indagando gli agenti della polizia locale e la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale nei confronti dell’automobilista. Un atto dovuto il cui esito al momento resta tutt’altro che scontato.

Gli accertamenti tecnici

A fare ulteriore chiarezza e confermare la ricostruzione dell’incidente sarà una perizia cinematica che sarà disposta nei prossimi giorni dalla magistratura. Il perito che verrà nominato dalla pm dovrà anche risalire al dato sulla velocità di guida del veicolo investitore, per verificare se la conducente era nelle condizioni di sicurezza per la guida in quel tratto di strada e per reagire opportunamente al tentativo di evitare l’impatto con il bambino.

Da vagliare con più precisione anche alcune testimonianze già raccolte sul posto, secondo cui il bambino è sbucato dalla zona dove sorgono i capannoni in cui alcune famiglie di origine asiatica hanno aperto le loro attività e i loro magazzini, a poche decine di metri dal confine con Brugherio. L’investimento è avvenuto all’altezza del numero civico 189, dove si trova un’azienda in una casa di corte trasformata in parte in unità abitative.

A dare la notizia della tragedia accaduta a Monza quel pomeriggio era stato in serata l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia, intervenuto durante la seduta del consiglio comunale. Una tragedia che ha sconvolto la comunità di San Donato dove il ragazzino viveva con la mamma, il papà e la sorella. Una tragedia che ha travolto anche i compagni di scuola della Guastalla e quelli della squadra di basket Eureka. Un dolore per l’intera comunità di Monza. In centinaia si sono riuniti per manifestare affinchè la strada non spezzi più giovani vite come quella del piccolo Andrea.