
Alla Villa Reale di Monza il doppio concerto con il gruppo del trombettista Giovanni Falzone
Una reinvenzione in chiave jazz delle migliori colonne sonore composte da Ennio Morricone per il cinema. Una rilettura in cui entreranno suggestioni elettriche, rock e psichedeliche, per dare vesti nuove e intriganti a brani che hanno fatto la storia e plasmato il gusto di tanti appassionati. È quanto realizzerà uno dei nomi di punta del jazz italiano, affiancato da un pugno di talentuosi musicisti. Un’esperienza che si potrà vivere per due giorni, con due set alla volta, nel suggestivo scenario della Reggia di Monza. Martedì e mercoledì doppio appuntamento in Villa Reale con il trombettista e compositore di origini siciliane Giovanni Falzone (nella foto), uno dei nomi più noti del panorama jazz nazionale: nella Sala degli Specchi andranno in scena due concerti del gruppo Giovanni Falzone Mosche Elettriche, che proporrà un progetto coinvolgente e trascinante battezzato “Morricone è jazz“. Alle 19 e alle 21, in entrambe le giornate, la band formata da Falzone a tromba ed elettronica, Filippo Rinaldo a tastiere ed elettronica, William Nicastro al basso elettrico e Riccardo Tosi alla batteria reinterpreterà alcune delle pagine più belle scritte da Morricone per celebri film, dagli spaghetti western firmati da Sergio Leone alle pellicole thriller di Dario Argento, da “Il clan dei siciliani“ a “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto“ di Elio Petri. Alcune delle colonne sonore più iconiche del maestro romano saranno virate verso il jazz elettrico e il rock psichedelico, con ritmi incalzanti, suoni frenetici e audaci invenzioni armoniche.
L’evento fa parte della rassegna “Musique Royale“, un percorso in bilico tra classica e jazz organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi in collaborazione con la Reggia di Monza, il Comune e il contributo della Regione. Biglietto d’ingresso 10 euro, prevendite già attive attraverso il circuito Mailticket.it. Giovanni Falzone si è formato e diplomato prima al Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo e poi al corso di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha collaborato per diversi anni con l’Orchestra Sinfonica di Milano, suonando con direttori di fama internazionale come Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Carlo Maria Giulini e Riccardo Chailly. Dal 2004 si dedica definitivamente alla musica jazz, dal 2005 insegna strumento e musica d’insieme jazz al Conservatorio Verdi di Milano, dal 2008 al Conservatorio di Como, oltre a collaborare con i corsi della New York University, alternando l’attività solistica a quella di compositore.