Monza, venditore abusivo prova a scappare dalla polizia mordendo un agente: arrestato

L’uomo, di 34 anni, era provvisto di documenti e irregolare sul territorio nazionale. Altre tre persone sono state identificate per vendita abusiva di merce anche alimentare

La merce sequestrata dalla polizia

La merce sequestrata dalla polizia

Avrebbe morso un agente di polizia e ne avrebbe ferito un altro nel tentativo di scappare. Per questo un venditore ambulante di 34 anni di nazionalità senegalese è stato arrestato giovedì pomeriggio nel centro storico di Monza

L’inseguimento è iniziato intorno alle 17.40 in via Italia, all’altezza di via Rossi. I due agenti in servizio hanno controllato il senegalese mentre era intento ad offrire merce varia ai passanti. Essendo risultato sprovvisto di documenti e irregolare sul territorio nazionale, è stato invitato a seguire gli agenti per ulteriori accertamenti ma, per tutta risposta, il trentaquattrenne li ha spinti e ha provato a scappare.

Dopo un inseguimento durato alcuni minuti per le vie del centro è stato raggiunto e ha fatto resistenza tentato di liberarsi dalla presa degli agenti, procurando loro lesioni, anche con un morso a un braccio, finché non è stato bloccato dai rinforzi giunti sul posto. L’uomo è stato arrestato e portato nella camera di sicurezza del Comando di via Marsala. Aveva con sé circa 600 euro in banconote.

L’arresto, durante l'udienza di convalida tenutasi al Tribunale di Monza, è stato convalidato e, in attesa del dibattimento, il giudice ha disposto la remissione in libertà del giovane che è risultato privo di precedenti. I due agenti coinvolti hanno riportato lesioni per le quali sono stati trasportati al pronto soccorso.

Nella stessa giornata, alcune pattuglie impegnate nel contrasto al commercio abusivo hanno identificato tre persone di nazionalità nigeriana, residenti in Brianza e già note per precedenti simili violazioni. A tutte e tre sono state contestate violazioni per vendita di merce, anche alimentare, priva di autorizzazione per un ammontare di 9.000 euro. Sono stati confiscati circa 500 prodotti.