
Il trombettista jazz Giovanni Falzone tra i protagonisti di Monza Visionaria Con lui, altri big protagonisti alla tredicesima edizione del festival musicale saranno Fabrizio Bosso, Thomas Enhco e Marco Mezquida
Dal jazz alla classica, passando per fiabe musicali, performance e i suggestivi Notturni. Da oggi Monza torna Visionaria, mettendo in fila stelle come Fabrizio Bosso, Thomas Enhco, Giovanni Falzone e Marco Mezquida. Prenderà il via stasera la 13esima edizione del festival “Monza Visionaria“: filo conduttore sarà “L’estasi dell’oro“, intesa come spinta verso la scoperta del bello. Saranno 10 giorni di concerti, spettacoli e reading.
A inaugurare il percorso, nel Teatro di Corte della Villa Reale, saranno i jazzisti Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello con “Il cielo è pieno di stelle“, un omaggio alla musica di Pino Daniele, con canzoni come “Napule è“, “Quanno chiove“ e “Je so pazzo“ rivestite di nuovi colori e sfumature. Domani alle 21 nella chiesa di San Maurizio sarà invece il turno del pianista francese Thomas Enhco, che proporrà i pezzi del nuovo album “Mozart Paradox“, con improvvisazioni su temi di Mozart.
Lo stesso artista, in duo con la bulgara Vassilena Serafimova, virtuosa della marimba, si esibirà giovedì nel Salone da Ballo della Reggia: dalle 21 daranno vita alla performance “Bach Mirror“, originale esplorazione delle opere del grande compositore. Venerdì e sabato i Notturni, uno dei momenti più suggestivi del festival: quest’anno a ospitarli saranno gli ambienti della Villa Reale, il Roseto Niso Fumagalli e il Teatro di Corte della Reggia.
Dalla sera, una maratona di performance, danze, prove attoriali e musica dal vivo, tra jazz, classica e silent disco. Tra gli appuntamenti del sabato, il concerto “Quattro modi per sorridere“ con l’Orchestra Canova e il pianista Gabriele Strata e la tripla silent disco nel Cortile d’Onore, tra latin, house, techno ed electro revival.
Domenica 4 repliche lungo la giornata di “Pierino e il lupo“, la fiaba musicale di Prokofiev, eseguita dall’Orchestra Canova e con la voce recitante di Nicoletta Tiberini. Lunedì 12 nella chiesa di Santa Maria al Carrobiolo “Magnificat - A jazz tribute to God“, con la cantante Badrya Razem affiancata dal trombettista Giovanni Falzone e dall’organista Roberto Olzer, tra Monteverdi, Pergolesi, Philip Glass e Alice Coltrane. Il 14 al Teatro Villoresi “Rhapsody & Blues“, col pianista Marco Mezquida accompagnato da Marko Lohikari al contrabbasso, David Xirgu alla batteria, Badrya Razem alla voce e l’Orchestra Canova: il capolavoro di Gershwin, riarrangiato per trio jazz e orchestra, si intreccerà con le canzoni dei Queen e alcune delle composizioni più note del jazzista Dave Brubeck. A chiudere il festival, giovedì 15, sempre al Villoresi, il reading musicale “Sentieri per l’infinito“, con Patrizio Nissirio.