Monza, patteggiano due medici per peculato e truffa: avevano violato l’esclusiva con l’ospedale

Due cardiochirurghi in servizio all'ospedale San Gerardo avevano firmato ma facevano visite private nella struttura pubblica lasciata all'oscuro della loro libera professione

Agenti di polizia del San Gerardo di Monza

Agenti di polizia del San Gerardo di Monza

Monza - Prendevano dal San Gerardo un'aggiunta allo stipendio di 1200 euro al mese, più la tredicesima, per la clausola che garantiva l'attività esclusiva nell'ospedale e invece si facevano pagare per visite private, pure eseguite nell'ambulatorio della struttura sanitaria pubblica tenuta all'oscuro della loro libera professione. A fermare due cardiochirurghi era stata la pandemia da Covid 19 ma ancor prima un'indagine della Guardia di Finanza.

I due dirigenti medici, O.F., 56 anni, residente a Monza e F.C., 49 anni, residente a Seregno, sono stati accusati di peculato (in quanto ritenuti incaricati di pubblico servizio e quindi pubblici ufficiali) e truffa nei confronti dell'Ente ospedaliero e hanno patteggiato al Tribunale di Monza rispettivamente la pena di 20 mesi e di 17 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale e l'esenzione dalle pene accessorie (come ad esempio l'interdizione dai pubblici uffici) ottenute dopo il risarcimento dei danni di circa 30mila e 20mila.

I fatti contestati ai due cardiochirurghi, che erano stati sottoposti alla sanzione disciplinare della sospensione dal servizio e dallo stipendio per tre mesi, risalivano ad un periodo tra la metà del 2018 e la fine del 2019. Per loro la Procura di Monza aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il Tribunale di Monza aveva respinto la misura di custodia cautelare ritenendo che di fatto con lo scoppio dell'emergenza sanitaria per il Covid 19 era stata sospesa ogni attività medica ambulatoriale a contatto con i pazienti.