
La chiusura del ponte ha diviso in due il centro danneggiando i commercianti
MONZA , 14 maggio 2020 E’ imminente , ma non ancora certo, l’avvio del cantiere per il nuovo ponte Colombo, un’opera urgente per i collegamenti nel centro storico, attesa da quasi 2 anni da commercianti e residenti, con l’appalto aggiudicato a fine febbraio e previsione di inizio lavori dall’1 aprile, ma che continua a essere rallentata. E se l’emergenza Covid-19 ha contribuito a causare dei ritardi, il sindaco Dario Allevi però denuncia che più ancora ha influito nel prolungare i tempi "lo scoglio della burocrazia" e in particolare il Codice degli Appalti per cui "per qualsiasi intervento, anche urgente - dice Allevi - come la demolizione e ricostruzione di un ponte che divide in due una città, servano più di 30 passaggi prima di iniziare i lavori". L’ultimo aggiornamento sull’intervento di demolizione e ricostruzione del ponte Colombo, l’attraversamento sul Lambro tra l’area Cambiaghi e spalto Santa Maddalena chiuso da settembre 2018 per rischio di crollo, è stato diffuso ieri dal municipio dopo una riunione tra i tecnici comunali e l’azienda Edilmecos di Vinovo (To) a cui è stato aggiudicato l’appalto da 753mila euro con un ribasso del 22,58% dopo la gara chiusa a fine gennaio a cui avevano partecipato 15 imprese. Oggi pomeriggio è previsto un sopralluogo tecnico sul posto per le ultime valutazioni sulla sicurezza dell’area e la viabilità da organizzare anche nel rispetto della normativa Covid-19, e se tutte le condizioni saranno rispettate il cantiere per il nuovo ponte potrà partire da lunedì 25 maggio. «E’ uno step importante, atteso da tanto tempo – commenta il sindaco –. Nonostante l’emergenza sanitaria abbiamo continuato a lavorare per aprire il cantiere il prima possibile, consapevoli come siamo degli enormi continui disagi che sono costretti a sopportare i residenti e i commercianti. Stiamo correndo, ma è evidente che un’opera pubblica di questo tipo richiede attenzione e rigore nell’esecuzione. Ma questa vicenda, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha rafforzato in me la convinzione che è arrivato il momento di rivedere il Codice degli Appalti senza perdere ulteriormente tempo". L’intervento si svilupperà in due fasi la prima consisterà nella demolizione del ponte, mentre la seconda nel montaggio della nuova struttura e nel suo posizionamento sul fiume Lambro. "Tutte le fasi dei lavori sono state pensate per non interferire con l’alveo del Lambro - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Simone Villa - e, quindi, contenere al massimo i tempi di esecuzione dei lavori, che dovrebbero concludersi in autunno. Proprio per questo abbiamo anche previsto un collaudo in corso d’opera finalizzato a “tagliare“ ulteriormente la durata del cantiere o il trasporto e lo scarico del materiale in orari notturni". Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura portante costituita da travi in acciaio, e non più di calcestruzzo come sull’attuale ponte realizzato negli anni ’50, mentre la pavimentazione riprenderà quella di via Spalto Piodo simile al porfido. I parapetti saranno in continuità con quelli della passerella del mercato, sono previste due corsie ciclopedonali e una centrale veicolare riservata ai residenti e ai mezzi di soccorso con senso unico alternato.