
E’ arrivata in municipio la modifica al piano per la riqualificazione dell’area dell’ex feltrificio Scotti lungo viale Cesare Battisti, la versione con palazzi di altezza di 8 piani. Una proposta di cambiamento dei volumi degli edifici previsti dal progetto precedente, quello seguito fino al 2018 dallo studio di architettura dell’ex sindaco Faglia, che i nuovi progettisti di Fc Immobiliare srl hanno depositato settimana scorsa e che ha portato il Comune ad annullare la conferenza di verifica di assoggettabilità a Vas (Valutazione ambientale strategica) del 28 luglio.
Un passaggio accolto come "una vittoria, sia pur parziale" da parte del Comitato residenti area Scotti che a fine giugno ha avviato la petizione "No ai casermoni su viale Battisti" contro l’impatto paesaggistico e viabilistico dell’intervento che prevede nuove edificazioni residenziali per 30mila metri cubi, pari a circa 140 appartamenti, e che nella nuova versione sposta verso l’alto i volumi dei palazzi con anche uno studio perché arrivino a 10 piani d’altezza. Il Comitato ha già raccolto oltre 2.100 adesioni alla petizione online e 300 firme per una cartacea: "Prendiamo atto – scrive in una nota – che è stata recepita la preoccupazione dei monzesi... non è solo con l’abbassamento dei piani che si risolvono le criticità già individuate".
L’assessora al Territorio Martina Sassoli spiega che l’annullamento dell’incontro del 28 luglio è un ulteriore passaggio della procedura perché "con la presentazione del planivolumetrico, il Comune deve ricevere il relativo rapporto ambientale, che è uno studio che deve produrre la proprietà, per poi convocare la nuova conferenza di verifica per la Vas". La proposta di modifica recepisce la variante al piano approvato dalla Giunta a ottobre 2019 e "da tempo lavoriamo con la proprietà e la Soprintendenza sulla collocazione dei volumi rispettando alle parti sottoposte a vincolo e quelle senza – aggiunge l’assessora –. Nessun edificio supera gli 8 piani di altezza, che sono 2 piani in più rispetto al precedente progetto Faglia. Questo spostamento dei volumi ha però permesso di liberare spazi per aumentare le aree verdi soprattutto sulla fascia di rispetto lungo viale Battisti e di spostarli nella zona più arretrata. Quando invece si parla di 10 piani ci si riferisce a uno studio sulle altezze che, come richiede Soprintendenza, devono essere inferiore alla torre dell’acquedotto davanti alla Villa Reale. Ma fin dall’avvio della variante si sono previste altezze entro gli 8 piani".
Martino Agostoni