Monza, la questura espelle due clandestini con diversi precedenti penali

Tra i reati contestati, resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti, furto e ricettazione di biciclette e motrini

La polizia ha fermato ed espulso due clandestini

La polizia ha fermato ed espulso due clandestini

Monza – Furti e risse. Nelle giornate di lunedì 8 e martedì 9 maggio il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento al CPR di Gradisca d’Isonzo di un cittadino tunisino irregolare sul territorio nazionale con diversi precedenti penali e l’accompagnamento alla frontiera aerea di Malpensa di un cittadino senegalese per il definitivo rimpatrio nel paese di origine. Il cittadino tunisino, nato nel 1994, irregolare in Italia dal 2012, appena giunto, era stato denunciato due volte a distanza di un solo mese per resistenza a pubblico ufficiale per i comportamenti tenuti all’interno del centro di accoglienza per migranti in provincia di Trapani.

Trasferitosi in provincia di Monza, nel 2013 era stato arrestato per spaccio di stupefacenti perché trovato in possesso di circa 10 dosi di cocaina. L’anno successivo era stato denunciato per ricettazione di un motorino rubato. Arrestato nel 2017 per il furto di una bicicletta all’interno di un’abitazione, era stato condannato a 6 mesi di reclusione e alla multa di 600 euro ma la pena era stata sostituita con l’espulsione dal territorio dello Stato, che poi effettivamente eseguita con l’accompagnamento alla frontiera per il rimpatrio nel paese di origine. Ciò nonostante, era riuscito a tornare in Italia illegalmente, non rispettando il divieto di reingresso nel territorio stabilito in cinque anni e nel mese di settembre dello scorso anno era stato arrestato per scontare la condanna di 8 mesi inflittagli per i reati di resistenza commessi nel centro di accoglienza.

Scarcerato il 7 maggio, e' stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione di Monza dove il Questore ha decretato la sua espulsione dal territorio, disponendone l’accompagnamento appunto al CPR di Gradisca d’Isonzo dove, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sarà trattenuto per il tempo necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale. Il trentatreenne del Senegal, invece, era sbarcato irregolarmente nel 2012 sulla costa siciliana e due anni dopo aveva richiesto la protezione internazionale alla Questura di Milano, che veniva inizialmente negata. Nel 2020, tuttavia, a seguito di ricorso, aveva ottenuto un permesso per protezione umanitaria valido per due anni.

Nonostante l’opportunità di integrarsi nel tessuto sociale italiano, il cittadino senegalese aveva manifestava comportamenti violenti che lo avevano portato a essere più volte denunciato per reati fra cui rissa, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, porto di armi o oggetti atti a offendere, lesioni personali. Nel 2017 era stato arrestato per il furto con strappo di un telefono cellulare e per il rifiuto di fornire le proprie generalità, reati per i quali era stato condannato a 8 mesi di reclusione e alla multa di 300 euro. L’anno successivo era stato colpito da un’altra denuncia per falsificazione di carte di credito. Per tale motivo, la Commissione Territoriale di Monza aveva espresso parere contrario al rinnovo del permesso di soggiorno, che gli veniva notificato presso l’Ufficio Immigrazione.

Il Questore, pertanto, ha disposto il rimpatrio dello straniero nel paese di origine, eseguito in data odierna con l’accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa, dove l’uomo è stato imbarcato su un volo Royal Air Maroc diretto in Senegal.