La montagna qui è di casa. Per esempio Walter Bonatti, bergamasco di nascita, era monzese di adozione e qui crebbe scalando pareti sempre più impegnative con gli amici della Pell e Oss. In città sono otto le società sciistiche, alpinistiche ed escursionistiche. Federico Gerosa, presidente del Panathlon Monza e Brianza, ha così deciso di dedicare una serata a due anniversari importanti, quelli del centenario della Giovani Escursionisti Monzesi e della Monza-Resegone. La Gem festeggerà il suo secolo di vita giovedì 28 novembre al Binario 7. Ma l’incontro ospitato dall’Hotel de la Ville ha fornito il destro per parlare di montagna a tutto campo, con alpinisti veterani, ex sciatrici della Valanga Rosa e arrampicatori dell’ultima generazione come Matteo Zurloni, 22 anni, azzurro dell’Arrampicata Sportiva alle Olimpiadi di Parigi. Di anni ne ha invece 85 Gianni Arcari, monzese, socio della Pell e Oss, Accademico del Club Alpino Italiano, uno che ha arrampicato sia con Walter Bonatti, che con Reinhold Messner.
"Ho iniziato ad arrampicare a 15 anni – ha spiegato – e ho smesso a 70. Nel 1962 sono stato premiato come miglior giovane alpinista italiano. Sono stato ricevuto da Papa Giovanni XXIII e dal presidente Antonio Segni". All’appuntamento hanno preso parte anche Claudia Giordani, argento nello slalom speciale alle Olimpiadi di Innsbruck nel 1976, vice presidente nazionale del Coni, e Maria Rosa Quario, quattro successi in Coppa del Mondo, madre di Federica Brignone, vincitrice di 28 gare in Coppa del Mondo. "Claudia – ha riconosciuto “Ninna“ Quario – era il mio idolo. Federica ha 34 anni e gareggia ancora. Io, a 25, avevo già smesso. Da madre sono la prima ad ammirarla per la sua dedizione".
Gianni Gresio