C’è fibrillazione in casa Monza. C’è entusiasmo e fiducia. La morte di Silvio Berlusconi non sembra aver spento gli entusiasmi, le rassicurazioni del figlio Pier Silvio e le prime mosse di mercato, la fiducia ribadita ad Adriano Galliani hanno scaldato la piazza. Ne è stata una prova la serata di venerdì, evento clou della tre giorni “Una città da serie A”. La serata organizzata dalla regia di Stefano Peduzzi, direttore di Monza News, ha fatto il pieno di curiosità. Forse ci si dovrà abituare a un ridimensionamento, "i rubinetti non saranno più aperti come prima, ma c’è un asset da cui partire, un patrimonio sul territorio da sviluppare, Monza potrebbe lavorare per tornare a diventare un vivaio di giovani calciatori italiani: in fondo i figli di Berlusconi hanno un forte legame con la Brianza".
La riflessione arriva da uno che se ne intende, Fausto Marchetti, leader della Curva Davide Pieri, ex giocatore della Primavera biancorossa, consulente finanziario, imprenditore. Era anche lui ospite sul palco allestito in piazza Trento e Trieste per rivivere la soddisfazione di due anni favolosi, con la promozione in serie A e la salvezza a sei giornate dalla fine del Monza.
Un minuto di silenzio in onore di Silvio Berlusconi ha dato il via alla serata, in cui gli ultras della Curva hanno intonato i loro cori e acceso i fumogeni. Dal 6 all’8 luglio hanno sfilato le eccellenze sportive locali (calcio, motori, volley, atletica, pallanuoto) in un evento organizzato dall’associazione Radioatva in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia, Comune, Confcommercio, Camera di Commercio e Autodromo, l’hub monzese Toogether Coworking.
Dario Crippa