CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza fa i conti "Hanno tagliato i fondi Addio ai progetti"

L’assessore Egidio Riva: sempre meno educatori

Monza fa i conti  "Hanno tagliato i fondi  Addio ai progetti"

Monza fa i conti "Hanno tagliato i fondi Addio ai progetti"

di Cristina Bertolini

Da alcuni mesi si sono intensificati gli sbarchi di cittadini provenienti perlopiù dall’Africa sub-sahariana, Pakistan e Bangladesh, che dopo aver attraversato la rotta del Mediterraneo Centrale arrivano a Lampedusa o in generale sulle coste del Sud Italia.

Gli sbarchi si riversano a macchia d’olio sul territorio, con arrivi poi ridistribuiti anche in Brianza di settimana in settimana.

Un’emergenza che arriva su un territorio che solo un paio di mesi fa contava 640 persone su oltre 50 strutture tra appartamenti e centri collettivi, secondo il modello dell’accoglienza diffusa.

I responsabili della Rete di accoglienza Bonvena non si sbilanciano sui numeri, ma nelle ultime settimane sono aumentati di qualche centinaio.

La Rete di enti del terzo settore Bonvena ha accolto da ottobre 2022 a giugno 2023 circa 300 nuovi cittadini nei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria): gli arrivi, gestiti per conto della Prefettura di Monza e Brianza, sono in continuo aumento.

"Solo a Monza – spiega l’assessore ai servizi sociali Egidio Riva – nei Centri di accoglienza straordinaria abbiamo al momento 215 persone, fra precedenti e nuovi arrivati, in una ventina di appartamenti e in una struttura collettiva. Nel Sistema di accoglienza integrazione Sai abbiamo 58 persone in una dozzina di appartamenti. Sono arrivati anche 60 minori non accompagnati".

L’emergenza strisciante non dà tregua.

"Noi come amministrazione comunale – continua l’assessore – ci siamo impegnati a trovare soluzioni temporanee che però non sono ancora emerse. Siamo a favore dell’accoglienza diffusa che contrasta la concentrazione dei nuovi arrivati. Ma abbiamo difficoltà a rispondere all’emergenza abitativa per tutti e quindi anche per i migranti".

Reperire grandi spazi per l’accoglienza momentanea di grandi numeri è in contrasto con l’obiettivo di suddividerli in piccole unità per amalgamarli sul territorio. "Cosa succederà? – si interroga l’assessore – dipenderà dalle condizioni economiche e dalle politiche del Governo. Dal Decreto Salvini sono stati ridotti i fondi, perciò abbiamo meno educatori e meno progetti".

Dal 2013, anno di nascita di RTI Bonvena, la Rete ha tentato di adattarsi al contesto più volte.

Fino al 2018 la rete di accoglienza Brianza ha raccolto oltre 25 soggetti (cooperative sociali, consorzi, sindacati, associazioni e la Caritas Decanale) tra gestori e partner. Oggi la rete è composta dagli enti gestori CCB, Novo Millennio, Pop, Sociosfera e Meta e i partner Glob (assistenza legale), Mosaico Interculturale (mediazione linguistica e culturale), Azalea, Detto Fatto e Buenavista (fornitura di servizi).

Dai servizi allestiti in questi anni sono passate più di 5400 persone.

"Con meno fondi – spiega Massimiliano Giacomello referente di Bonvena per il Consorzio Comuntà Brianza – non possiamo più fare i progetti di avviamento al lavoro".