MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Monza, aumentano gli stipendi di sindaco e assessori: la spesa della politica supera il milione

Per adeguarsi alla legge il Comune impegna il 20% in più della spesa storica. Ritoccate al rialzo le indennità di sindaco e giunta. Quasi invariata la cifra relativa al Consiglio

Paolo Pilotto con la fascia tricolore

Monza – Sta rincarando tutto e a Monza aumenta anche il costo della democrazia, tanto che nel 2023 il Comune arriverà a spendere circa il 20% in più della spesa storica per il funzionamento delle sue istituzioni politiche ed elettive. Per anni non ci sono state significative variazioni negli stanziamenti annuali del bilancio cittadino per coprire i costi degli apparati politici in carica – Consiglio comunale e giunta – e con una cifra compresa in media tra i 700mila e gli 800mila euro l’anno venivano garantite tutte le indennità, stipendi, spese per rimborsi o permessi, oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi previsti per le attività dei 32 consiglieri comunali, del presidente del parlamentino cittadino, del sindaco, del vicesindaco e degli altri 8 assessori.

Per il 2023 la spesa stimata per gli organi di governo della città invece supera il milione, per l’esattezza viene impegnato a bilancio 1.078.748 euro, secondo la stima svolta sui primi quattro mesi dell’anno dall’ufficio retribuzioni. E se per oltre un decennio i cosiddetti costi della politica non sono cambiati a Monza (come in tutti gli enti locali italiani) dall’inizio del 2022 invece è entrata in vigore una nuova legge che prevede il ritocco delle indennità di funzione dei sindaci e degli altri membri di giunta che devono essere adeguate, in modo proporzionale alle dimensioni del Comune, allo stipendio di un presidente di Regione (13.800 euro lordi al mese).

Per una città delle dimensioni di Monza significa dover far raggiungere all’indennità del sindaco l’80% del valore del compenso del presidente di Regione, pari quindi a 11mila euro al mese, ed è un’operazione svolta gradualmente in 3 anni, con 3 scatti di stipendio fino al 2024, che riguarda il primo cittadino e poi, proporzionalmente, le indennità per vicesindaco e assessori. Il costo della giunta a Monza è quindi cresciuto da meno di 500mila euro ai 650mila previsti per il 2023 con il secondo scatto al rialzo degli stipendi, mentre non ci sono sensibili variazioni nei costi per il parlamentino. Anzi, per quanto riguarda il Consiglio comunale l’ultima variazione sui compensi risale al 2007 quando è stato fissato a 74,70 euro lordi il gettone di presenza per le sedute in aula o le riunioni di commissione: per il 2023 è prevista una spesa per i 32 consiglieri monzesi di 270mila euro complessivi.