Monza commemora le sue vittime

Il folto programma di appuntamenti tra incontri e dibattiti. Il libro degli studenti del Valentini

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di Martino Agostoni

È iniziato il calendario organizzato a Monza in occasione della Giornata della Memoria, un programma di appuntamenti dedicato alla ricorrenza internazionale del 27 gennaio per commemorare i deportati dell’Olocausto che proseguirà per tutta la settimana. Dopo l’incontro di ieri sera alla Biblioteca Civica con Milena Bracesco, presidente del comitato Pietre d’Inciampo della Brianza e presidente Aned Monza, domani segue l’appuntamento alla biblioteca Triante A. Juretich (via Monte Amiata) alle 18 per la presentazione del libro "Il razzismo in cattedra. Il Liceo Petrarca di Trieste e le leggi razziali del 1938" in collegamento con l’autrice Annalisa Fant e con i rappresentanti dell’istituto Mosè Bianchi.

Nella giornata del 27 sono in programma le commemorazioni curate dal Comune che inizieranno alla stazione dove verrà posizionata una corona di alloro sotto la targa che riporta i nomi delle vittime monzesi dei campi di concentramento, mentre la cerimonia ufficiale si svolgerà al Bosco della Memoria (in via Messa) alle 10 con gli interventi del sindaco, le autorità cittadine e i rappresentanti di Anpi e Aned.

A seguire è prevista la posa di sette Pietre d’Inciampo in città, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, dedicate alla la memoria di Enrico Bracesco in via Dante 45, Carlo Samiolo in via Volta 15, Pietro Massari in via Col di Lana 17, Federico Gaviraghi in via Mozart 16, Angelo Beretta in via S. Alessandro 5, Luigi Montrasio in via Marco d’Agrate 21 e Giorgio Levi in via Pretorio 2. Venerdì ci sarà l’ultimo appuntamento alla biblioteca Civica dove alle 20.45 sarà presentato il libro "Parole per Franco", realizzato dagli studenti del liceo Nanni Valentini con presente Emanuela Manco, presidente Anpi Monza. "La Memoria deve continuare a fare rumore – ha commentato il sindaco Dario Allevi – e le istituzioni hanno il compito fondamentale di tramandarla alle nuove generazioni quale strumento indispensabile di testimonianza condivisa. Ringrazio per questo le scuole e le associazioni che anche quest’anno hanno saputo tessere una straordinaria ‘rete di memoria’ nella nostra città".