
Il buono postale ritrovato
Monza, 11 maggio 2016 - Due gemelli di 96 anni hanno appena trascinato le Poste italiane davanti a un giudice. Perché? Per ottenere il pagamento di un vecchio buono postale da 100 lire. Davvero molto vecchio, dato che risale addirittura al 1938! Per ricostruire questa vicenda bisogna tornare a un prezioso cassettone, ereditato da uno zio morto tempo fa senza lasciare discendenti. Racconta Franca, la nipote dei due vecchietti, originari di Monza ma ormai trapiantati da anni nella sua casa di Siena: "Quando i miei anziani zii Giuseppe e Marcello ereditarono quel cassettone, me lo regalarono e io lo riposi in cantina in attesa di avere il tempo di farlo restaurare. Quando lo scorso Natale siamo andati a tirarlo fuori, la sorpresa: sotto il lastrone di marmo che lo ricopriva è spuntato un involucro, dentro c'era un buono postale da 100 lire del 1938".
Le Poste si rifiutano però di pagarlo, dicono che ormai è in prescrizione. "Non è così" dice però Agitalia, associazione (un po' chiacchierata in passato) specializzata proprio nel recupero di titoli bancari, depositi, vecchi libretti postali, a cui si sono rivolti i due gemelli e la loro nipote. Che ha ora presentato un decreto ingiuntivo al Giudice di Pace di Siena. E ha fatto rivalutare da esperti quel buono postale dimenticato: varrebbe quasi 30mila euro. "I dieci anni previsti prima di andare in prescrizione vanno calcolati da quando gli aventi diritto sono venuti a conoscenza dell'esistenza del buono: cioè dallo scorso Natale". I due 96enni non hanno alcuna intenzione di arrendersi: "Riusciremo ad avere quei soldi. Per farne cosa? Regali ai nostri cinque nipoti".