MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Monza, bloccati da due mesi i lavori di ponte Colombo

Difficile che si possa rispettare la scadenza della prossima settimana per avviare il cantiere del collegamento tra area Cambiaghi e spalto Maddalena

di Martino Agostoni

Non ci sarà alcun nuovo ponte Colombo pronto per il 22 ottobre, la data che non solo è fissata nel contratto d’appalto per ultimare i lavori ma che è stata ripetuta e promessa da sindaco e vicesindaco per ripristinare il passaggio sul Lambro nel cuore di Monza interrotto da oltre 2 anni.

Ed è chiaro già da un po’ di tempo che la scadenza della prossima settimana per costruire il nuovo ponte tra l’area Cambiaghi e spalto santa Maddalena difficilmente si sarebbe potuta rispettare perché da due mesi nulla si muove più tra le due sponde del fiume. Il cantiere nel pieno centro storico partito a fine maggio e che in 150 giorni avrebbe dovuto realizzare il nuovo ponte appare abbandonato, le reti che delimitato l’area dei lavori sono aperte in più punti e cadono, non c’è più neanche il cartello obbligatorio coi nomi e dati dell’appalto, detriti e ferri arrugginiti sono stati lasciati in giro e non si vede in zona un operaio o un mezzo di lavoro dalla metà di agosto.

Da quando invece l’intervento al ponte Colombo sembrava finalmente aver preso il giusto slancio, con l’intervento che in un paio di giorni e con l’utilizzo di una enorme gru ha smantellato, tagliato e portato via a pezzi la vecchia struttura in calcestruzzo che da settembre 2018 era stata chiusa perché deteriorata al punto da essere a rischio di crollo. Un lavoro rapido e ben fatto, che sembrava rispettare anche l’ultima previsione sui tempi fatta durante l’estate dal vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Simone Villa, dopo che a luglio si era verificato un imprevisto nel cantiere: durante i lavori alla vecchia struttura risalente agli anni ’50 era stata trovata una tubatura con amianto non segnalata dai progetti che ha obbligato ad attivare i protocolli di sicurezza previsti per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti il minerale cancerogeno.

Un imprevisto costato circa 3 settimane in più rispetto al programma ordinario dei lavori che però, confidava il vicesindaco Villa, c’era possibilità che potessero essere recuperate tanto che durante l’estate non è stata variata la data di ultimazione dei lavori del 22 ottobre.

Ma dopo la demolizione del vecchio ponte non è accaduto più nulla e l’appalto dal valore di 753mila euro aggiudicato all’azienda torinese di Edilmecos di Vinovo (To) con un ribasso del 22,58% si è bloccato. Manca l’operazione di costruzione del ponte che consiste nella posa della nuova struttura costituita da travi in acciaio corten che ha proprietà di alta resistenza alla corrosione.

Invece tutto è fermo da 2 mesi e da giorni l’Amministrazione comunale non fornisce aggiornamenti né sulla situazione né sulle previsioni per vedere ultimato il nuovo ponte.