L’imbrunire avvolge gli angoli della via, nell’aria torrida non si muove un alito di vento. Per le strade non c’è nessuno. Tranne un uomo, alto e robusto, la testa incorniciata da capelli ricci scuri. Ha sulle spalle uno zainetto mentre esce da un cancello di uno dei palazzi di una zona esclusiva di Monza, in via Rovani 14, quartiere Musicisti. Si chiama Mohamed Salah, una cinquantina d’anni, occhi che non si lasciano sfuggire nulla. A Ferragosto, e nei giorni festivi di uno dei mesi in cui la città di svuota e il suo quartiere anche di più, c’è qualcuno che lavora sempre. Lo conoscono tutti come Mimmo l’Egiziano ed è il custode del palazzo da cui appena è uscito, ma soprattutto è una istituzione per il quartiere.
Perché lui, in 20 anni di carriera, ha già fatto arrestare oltre una trentina di ladri, truffatori, delinquenti. Anche a Ferragosto, non molla un colpo. Si porta una seggiola sul marciapiede davanti e vigila. Alla chetichella, c’è sempre qualcuno che passa a trovarlo, a scambiare una parola, una confidenza. Poliziotti, vigili, carabinieri, guardie giurate sanno di trovare in lui un valido alleato. "Anche stavolta è andato tutto bene - si schermisce - però…". Però l’altra sera sono suonati due allarmi, uno a mezzanotte. "Allora ho preso la mia torcia dallo zaino e sono andato a ispezionare, gli allarmi provenivano da altri palazzi, ma io controllo tutto, ho proiettato la luce negli angoli più scuri, ma per fortuna noi era nulla di preoccupante, solo un falso allarme". Il giorno successivo puntuale a Mimmo è arrivata la chiamata dei vicini a cui era suonato l’allarme. Preoccupati. "Avevano visto la luce della torcia e temevano che fosse qualche ladro in azione. Per fortuna ero soltanto io e loro, rassicurati, mi hanno ringraziato perché ero andato a controllare". Mimmo è così, un generoso. Un punto di riferimento. "Mi hanno chiamato in questi giorni due signore, una aveva ricevuto una telefonata dall’Enel, volevano andare a fare un sopralluogo a casa sua. Un’altra simile da un addetto Sky. ‘Mimmo, devo aprire?’ È la domanda. Ma io ho convinto a non cascarci. In questi giorni soprattutto, nessuno ti manda un controllo a domicilio: sono tutti truffatori, mai fidarsi". Meno male che Mimmo c’è. E lo zainetto che si porta in spalla alla sera?
È pieno di bibite fresche. Fino all’una di notte Mimmo sta lì, sulla seggiola, a sorseggiarle, e chi passa a trovarlo sa di poter trovare sempre una spalla e qualcosa da bere in compagnia. Così la serata passa anche prima, per il custode dal cuore d’oro. "Posso fare un saluto? C’è un altro amico custode, lavora in via Leopardi 12, si chiama Francesco Naso. Spesso viene a trovarmi".
Dario Crippa