A Monza nasce il “prato” di Alessandro, mille papaveri rossi di ceramica per non arrendersi alla cecità

Il ragazzo non vedente ha coltivato una grande abilità nelle lavorazioni artigianali. Nel progetto ha coinvolto i suoi compagni di laboratorio alla cooperativa L’Iride che lavora con giovani non vedenti

I papaveri di ceramica

I papaveri di ceramica

Quando il Fuorisalone è design con un’anima sociale, spuntano “Mille papaveri rossi“. Nella settimana del Salone del Mobile, la cooperativa L’Iride apre un’esposizione che strizza l’occhio al design, a forme e colori che mettono un pizzico di sorpresa negli spazi e regalano tanta bellezza. Ed ecco che in una serra della floricoltura Chiaravalli di via Gondar a Monza, dove ha sede l’associazione Elianto, capita di trovare mille papaveri rossi di ceramica, plasmati spesso nel buio, guidati solo dal sesto senso artistico e dall’amore. "Li creiamo in bottega – spiega Sara Cremonese della Cooperativa sociale L’Iride –. Tutto è partito dalla storia di un ragazzo, Alessandro Toscano, nostro utente da parecchi anni, appassionato della lavorazione dell’argilla che ha perso pian piano la vista. Allora abbiamo ricalibrato le attività per lui per andare incontro alla sua diversa condizione e ci siamo accorti del suo talento nel modellare. Nel lavorare l’argilla sono uscite delle forme molto simili a splendidi papaveri. Nell’iter creativo, il momento dell’apertura del forno è certamente la più sorprendente con tante macchie di un bel rosso vivo, ciascuna diversa e speciale".

Alessandro ha già avuto modo di collaudare i suoi papaveri, apprezzati e venduti dalla cooperativa L’Iride. Poi insieme a Sara e alla sua équipe hanno pensato di arrivare a quota mille, per allestire una mostra. È nato così il lavoro di squadra con l’aiuto di una decina di utenti del Centro socioeducativo di via Parma. Sono ora in esposizione i papaveri plasmati dal gruppetto di ragazzi che hanno aiutato il protagonista di questo lavoro ad arrivare al traguardo del migliaio, dipingendoli di un rubino acceso, suggellato dalla doppia cottura. Accanto alle opere firmate L’Iride, conficcati in un prato tagliato all’inglese, ci sono anche i fiori enormi in latta di Maurizio Chiaravalli. Il rapporto della Cooperativa sociale L’Iride con l’associazione Elianto, che organizza la mostra, e la floricoltura affonda le proprie radici ben prima dell’idea di questo appuntamento, con alcuni laboratori negli orti e l’esposizione “Arte in un click“.

Già lo scorso anno abbiamo allestito una mostra a quattro mani con L’Iride – racconta Mattia Teruzzi, promotore dell’Associazione Elianto –, ci sono piaciute le opere dei ragazzi e da lì è nata l’idea di ripetere l’esperienza. Abbiamo approfittato della concomitanza con il Fuorisalone, per creare uno spazio dedicato a fiori di design". E per aiutare gli artisti speciali è anche possibile portarsi a casa un pezzo di mostra con una offerta: il ritiro dell’esatto fiore scelto potrà avvenire solo una volta chiusa l’esposizione. "Semplice, autentico e imperfetto è la descrizione di ogni papavero – continua Sara Cremonese –. Tre aggettivi che vogliono raccontare anche i ragazzi de L’Iride, così come ciascuno di noi". La mostra è visitabile fino al 28 aprile, all’interno della floricoltura Chiaravalli in via Gondar 26 a Monza. Orari: sabato 9 - 12.30 e 15 - 19; domenica 9 - 12.30; giorni feriali 15 - 19; giorno di chiusura: giovedì 25 aprile.