BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vimercate, tensione sulla metropolitana: "Palazzo Marino sblocchi lo studio"

Il Movimento 5 Stelle all'attacco di Giuseppe Sala

Metropolitana linea verde

Metropolitana linea verde

Vimercate (Monza Brianza), 11 giugno 2018 - Tensione sul prolungamento fantasma della linea 2 della metropolitana da Cologno a Vimercate. Martedì sbarca al Pirellone la mozione grillina di Marco Fumagalli che dà una sferzata a Palazzo Marino, colpevole, secondo l’autore, di avere rallentato l’iter del nuovo studio di fattibilità pagato dai comuni, dal quale dipende la sorte dell’opera.

Presto invece si discuterà un’interrogazione in materia del senatore dem Roberto Rampi, con la quale chiede «un’accelerata sul progetto a Regione ed esecutivo». «Evitiamo bandierine, ora che siamo vicini alla svolta. E comunque è grazie ai sindaci e al Pd se ci siamo arrivati», precisa il parlamentare brianzolo. La verità è che i treni sono ancora lontani. «Milano si muova», scrive il pentastellato Fumagalli nel proprio documento, dove «sollecita l’attivazione di un tavolo di lavoro tra le istituzioni per dare concreta attuazione (e prevedere la quota di finanziamento a carico della giunta Fontana) al dossier sull’infrastruttura. Il territorio attende da decenni». Il consigliere regionale si augura «il sostegno di tutte le forze politiche. C’è da risolvere un nodo burocratico. L’accordo per lo studio preliminare è stato sottoscritto a dicembre, ma la giunta Sala non ha ancora formalizzato l’incarico. Quasi sei mesi per siglare l’impegno di spesa e designare Metropolitane Milanesi sono troppi per un’opera prioritaria per i cittadini. In questa fase preliminare, allungare i tempi va contro gli interessi della comunità».

«Dobbiamo lavorare uniti per il risultato», replica a distanza Rampi. Prima di parlare di cantieri passerà molta altra acqua sotto i ponti, ma senza la revisione di tracciato e stazioni non se ne sarebbe più fatto nulla. La stasi era arrivata per mancanza di fondi, troppo alti i costi della vecchia versione dei treni leggeri, 500 milioni, «una cifra anacronistica», aveva spiegato ai sindaci Marco Granelli, assessore alla Viabilità di Milano. Un anno fa aveva sbloccato la situazione promuovendo la ricerca di una soluzione meno onerosa. È nata così l’idea del nuovo studio. Entro dicembre, i tecnici di Metropolitane Milanesi, sempre che l’incarico diventi effettivo, forniranno tre opzioni fra le quali scegliere: treni tradizionali, metrotranvia e bus con corsia dedicata. L’obiettivo è portare la verde da Cologno a Brugherio, Carugate, Concorezzo, Agrate e Vimercate. Ezio Colombo, sindaco di Agrate, avvisa: «Il dossier dovrà essere corredato da cifre esatte».