Il Vimercatese sceglie i binari del futuro: ora si punta tutto sulla metropolitana leggera

Presentato lo studio del collegamento di 12 chilometri con Cologno, intanto riparte il cantiere della linea rossa per Bettola

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Vimercate (Monza e Brianza), 15 gennaio 2021 - All’estero lo chiamano Light rail transit. Per noi italiani è la metrotranvia. Quella che dopo 40 anni dovrebbe finalmente collegare la Brianza Vimercatese, la Silicon Valley lombarda, a Milano raccordando la MM2 da Cologno Nord a Vimercate, con capolinea Piazza Marconi. Ora si punta sulla metrotranvia che ha caratteristiche combinate di tram e metropolitana: i convogli sono più simili a un tram, ma funzionano con capacità e velocità maggiori, con diritto di precedenza agli incroci quando entrano nei centri abitati. 

Quella pensata per il Vimercatese è una metropolitana leggera a doppio binario lunga 12,1 km, 4 tradizionali, come un tram, dentro i centri abitati di Brugherio e Vimercate dove dovrà superare 4 incroci, gli altri otto “isolati”, cioè senza interferenze con le strade urbane. Undici le fermate, in media ogni 1,2 km, velocità commerciale di 32km, una frequenza di punta ogni 5 minuti per direzione, per trasportare da 3.000 a 3.500 persone ogni ora. Tredici le vetture in attività, che avranno un loro deposito, lunghe più di 40 metri e larghe circa 2,5, con 280 posti a sedere. La linea avrà personale a bordo, banchine di fermata lunghe 50 metri. Lo studio è stato presentato l’altra sera da Sandro Capra, ingegnere della Metropolitana milanese, in un incontro organizzato da Agostino Fornaroli, presidente nazionale dell’associazione Utenti trasporto locale. Hanno partecipato sindaci e assessori dei Comuni interessati al progetto (Vimercate, Concorezzo, Agrate, Carugate, Brugherio) e Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano che crede molto nel progetto "cercheremo di accelerare al massimo l’iter", ha detto. "Ora manca il progetto preliminare per poter batter cassa a Roma", ha detto Capra.

Entro l’estate potrebbe essere pronto. Servono 400 milioni per costruire la metrotranvia sperando che non finisca come nel 2012, quando la Corte dei conti bocciò un precedente progetto per mancanza di fondi. Possiamo immaginare, tra qualche anno, un tram che parte da Cologno Nord, dove ferma la metropolitana, in direzione del centro di Brugherio per deviare poi verso Carugate. Qui, su un viadotto supera la Tangenziale est ed entra nella grande cittadella commerciale, in area Ikea. Prosegue per Carugate centro e Agrate, seguendo la strada provinciale, prima di riprendere quota per superare l’A4 e fermarsi al centro Colleoni. Scavalca quindi la Monza-Melzo ed entra a Concorezzo, con stazione lungo la via Kennedy. Da li riparte per le Torri Bianche e il centro di Vimercate. "Lo scenario della metrotranvia è l’unico che consente di avere una analisi costi benefici buona, e di avere finanziamenti per la sua realizzazione", dice Simone Sironi, il sindaco di Agrate Brianza. "Noi sindaci siamo compatti, e insieme a Regione e Comune di Milano faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per stringere il più possibile i tempi dello studio di fattibilità per non perdere l’occasione delle risorse del Recovery Fund".

Francesco Sartini, primo cittadino di Vimercate: "Abbiamo avuto modo, ancora una volta, di dimostrare la volontà tecnica e politica di giungere a una soluzione funzionale, sostenibile e di positivo impatto sulla Brianza est". Intanto ripartono a Sesto San Giovanni i lavori per il prolungamento della metropolitana uno di Milano verso Monza. "L’impresa e MM hanno firmato il primo accordo transattivo, quello della ripresa dei lavori per la sistemazione superficiale. Settimana prossima apre il cantiere e dal 25 gennaio i lavori - ha annunciato l’assessore Granelli -. Abbiamo trovato le risorse mancanti a Roma e in Lombardia senza far spendere un euro in più ai Comuni del territorio".