
di Barbara Calderola
A metà ottobre, in audizione, per l’ennesima volta avevano chiesto alla Regione "di mettere subito a disposizione i soldi per la progettazione" e ora il Pirellone anticipa i 900mila euro pattuiti per disegnare il tracciato del prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, Linea 2 Verde. "Meglio tardi che mai - dice Simone Sironi, primo cittadino di Agrate, uno dei cinque comuni della tratta -. Abbiamo perso un altro anno e rischiamo di arrivare al 2022 senza nulla di fatto.
Le risorse regionali saranno disponibili nel 2021, erano state stralciate dal bilancio lombardo a novembre 2019, ma se non troviamo il modo di rendere disponibili le nostre, l’altro milione che serve, resteranno infruttuose per altri due anni". La svolta "non è priva di difficoltà". Oggi, il primo banco di prova per il nuovo scenario dopo il lungo braccio di ferro sul finanziamento. Le parti hanno fissato un incontro per sbloccare il progetto, arenato nelle secche della politica.
Il consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega) sottolinea che "i fondi sono un segnale preciso nei confronti del Vimercatese che aspetta da tempo il collegamento veloce con Milano". L’ultima diatriba fra territorio e giunta Fontana era stata sul tipo di opera da mettere in cantiere, per i sindaci "la metrotranvia, l’unica soluzione che per i costi permette di arrivare al risultato" e ora concorda anche Palazzo Lombardia. Ma sui tempi i problemi restano.
I comuni coinvolti (ci sono anche Brugherio, Carugate, Concorezzo e Vimercate) hanno accantonato 200mila euro a testa grazie all’avanzo di bilancio 2020, "ma se non si trova il modo utilizzarli subito, le regole sui conti ci permetteranno di confermarne l’impiego solo a maggio, quindi, di fatto, perderemmo un altro anno - spiega Sironi –. Nel pomeriggio vedremo se c’è davvero la volontà di accelerare i tempi. Qui, il Covid non c’entra".
In gioco ci sono 12 chilometri di rotaie attese da più di 30 anni da aziende e migliaia di dipendenti in una delle aree "più produttive del Paese - sottolinea il primo cittadino - caratterizzata anche da un pendolarismo al contrario: molti milanesi lasciano città per venire a lavorare qui".
Corbetta chiede ai sindaci di "non gettare fumo negli occhi alla gente", Sironi replica ricordando ancora una volta che "il metrò era previsto a compensazione della Teem, come scritto nero su bianco in un Accordo di Programma firmato da Palazzo Lombardia quasi 20 anni fa. L’autostrada per quanto poco frequentata c’è, il ferro, no".